Già negli anni Sessanta e Settanta del Novecento esistevano vari databases tematici (speciLa pubblicazione rappresenta tipicamente la parte conclusiva di un percorso di ricerca che, secondo una scansione classica, può essere rappresentato da almeno quattro fasi precedenti: l'impostazione del problema, la raccolta della documentazione (sia bibliografica che archivistica e di altro tipo), la costruzione dell'argomentazione e infine la scrittura. Fino a qualche anno fa la tipologia della pubblicazione era quasi scontata perché legata alla “scuola” di cui il ricercatore faceva parte ed erano scontate alcune decisioni, di fatto quasi implicite: la monografia è la forma di pubblicazione più importante, la differenza tra un editore e un altro (così come tra una rivista e un'altra) vengono stabilite in base alla cultura condivisa dell'ambito della scuola e del settore scientifico di appartenenza, quasi esclusivamente nazionale. Verso la fine del Novecento e con sempre maggiore intensità negli anni più recenti tutto questo quadro comincia a vacillare, a partire proprio dalla pubblicazione: il mutato quadro normativo e la pressione della ricerca internazionale hanno modificato in profondità queste consuetudini della ricerca, imponendo allo studioso una attenta e consapevole scelta della tipologia di pubblicazione. Essa non rappresenta più la fase finale del lavoro, una sorta di naturale e scontata conclusione, ma spesso diventa addirittura la prima decisione, quella che influenza tutto il resto, anche dal punto di vista dell'oggetto di studio.

Tipologie di scrittura e pubblicazione accademica, tra tradizione e innovazione / Bandini, Gianfranco. - STAMPA. - (2015), pp. 29-38.

Tipologie di scrittura e pubblicazione accademica, tra tradizione e innovazione

BANDINI, GIANFRANCO
2015

Abstract

Già negli anni Sessanta e Settanta del Novecento esistevano vari databases tematici (speciLa pubblicazione rappresenta tipicamente la parte conclusiva di un percorso di ricerca che, secondo una scansione classica, può essere rappresentato da almeno quattro fasi precedenti: l'impostazione del problema, la raccolta della documentazione (sia bibliografica che archivistica e di altro tipo), la costruzione dell'argomentazione e infine la scrittura. Fino a qualche anno fa la tipologia della pubblicazione era quasi scontata perché legata alla “scuola” di cui il ricercatore faceva parte ed erano scontate alcune decisioni, di fatto quasi implicite: la monografia è la forma di pubblicazione più importante, la differenza tra un editore e un altro (così come tra una rivista e un'altra) vengono stabilite in base alla cultura condivisa dell'ambito della scuola e del settore scientifico di appartenenza, quasi esclusivamente nazionale. Verso la fine del Novecento e con sempre maggiore intensità negli anni più recenti tutto questo quadro comincia a vacillare, a partire proprio dalla pubblicazione: il mutato quadro normativo e la pressione della ricerca internazionale hanno modificato in profondità queste consuetudini della ricerca, imponendo allo studioso una attenta e consapevole scelta della tipologia di pubblicazione. Essa non rappresenta più la fase finale del lavoro, una sorta di naturale e scontata conclusione, ma spesso diventa addirittura la prima decisione, quella che influenza tutto il resto, anche dal punto di vista dell'oggetto di studio.
2015
788867-808069
Enlarging One's Vision. Strumenti per la ricerca educativa in ambito internazionale
29
38
Bandini, Gianfranco
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