Bernard Berenson’s relationship with Paris Asian art dealers, going from approximately 1909 to 1917 with some exceptions, has never been thoroughly examined so far. A great variety of themes can be identified and traced in the corpus of this correspondence and particularly in Charles Vignier’s letters (1911-1930). His relationship with Berenson went in fact far beyond the narrow commercial interests and a close reading of his letters offers an interesting insight into Berenson’s passion for oriental art, his art collection and his personal crisis as an art critic. At the same time these letters shed also new light on the world of dealers and collectors of Asian art in Paris before and after WW1. Il rapporto di Bernard Berenson con i mercanti d’arte orientale a Parigi è testimoniato da un consistente corpus di lettere (1909-1917 ca., con l’eccezione di quello di Charles Vignier che si estende fino al 1930) che fino ad oggi non è mai stato oggetto di un’analisi completa e approfondita. Nel presente articolo si esaminano i principali temi e problemi affrontati nei diversi carteggi, e in particolare in quello di Vignier, con cui Berenson aveva stretto un legame che andava al di là del rapporto commerciale: ne escono particolari molto interessanti sulla collezione di Villa I Tatti, sull’interesse di Berenson per l’arte orientale e sulle sue crisi personali, ma anche sul mondo del collezionismo orientale a Parigi nei primi due decenni del Novecento, sulle rivalità tra mercanti e sulle loro difficoltà in tempo di guerra.

Bernard Berenson, Charles Vignier e i mercanti d'arte orientale a Parigi / A. Nigro. - In: STUDI DI MEMOFONTE. - ISSN 2038-0488. - ELETTRONICO. - 14:(2015), pp. 136-168.

Bernard Berenson, Charles Vignier e i mercanti d'arte orientale a Parigi

NIGRO, ALESSANDRO
2015

Abstract

Bernard Berenson’s relationship with Paris Asian art dealers, going from approximately 1909 to 1917 with some exceptions, has never been thoroughly examined so far. A great variety of themes can be identified and traced in the corpus of this correspondence and particularly in Charles Vignier’s letters (1911-1930). His relationship with Berenson went in fact far beyond the narrow commercial interests and a close reading of his letters offers an interesting insight into Berenson’s passion for oriental art, his art collection and his personal crisis as an art critic. At the same time these letters shed also new light on the world of dealers and collectors of Asian art in Paris before and after WW1. Il rapporto di Bernard Berenson con i mercanti d’arte orientale a Parigi è testimoniato da un consistente corpus di lettere (1909-1917 ca., con l’eccezione di quello di Charles Vignier che si estende fino al 1930) che fino ad oggi non è mai stato oggetto di un’analisi completa e approfondita. Nel presente articolo si esaminano i principali temi e problemi affrontati nei diversi carteggi, e in particolare in quello di Vignier, con cui Berenson aveva stretto un legame che andava al di là del rapporto commerciale: ne escono particolari molto interessanti sulla collezione di Villa I Tatti, sull’interesse di Berenson per l’arte orientale e sulle sue crisi personali, ma anche sul mondo del collezionismo orientale a Parigi nei primi due decenni del Novecento, sulle rivalità tra mercanti e sulle loro difficoltà in tempo di guerra.
2015
14
136
168
A. Nigro
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