Nel presente contributo si tenterà di tracciare un sintetico quadro generale dello scenario economico, politico, culturale contemporaneo, per poi procedere ad una riflessione sulle implicazioni pedagogiche e didattiche che tale scenario prevede e concludere con alcune considerazioni inerenti la formazione degli insegnanti. Nel complesso potrebbe sembrare eccentrico se non ideologico riservare uno spazio particolare all’analisi della situazione sociopolitica ed economico-culturale contemporanea all’interno di un discorso sulla formazione degli insegnanti; chi scrive è convinto che sia vero il contrario, ovvero che lasciare fuori dalla scuola e proprio dal dibattito sulla formazione dei docenti l’analisi delle emergenze culturali odierne risponda in pieno ad una ideologia pedagogica che vuole dipingere l’insegnante come agente sociale apparentemente neutro e neutrale, connotandolo in realtà in modo decisamente politico come colui che è destinato a replicare nelle generazioni future l’esistente. Un’ideologia pedagogica, penetrata anche in quella pedagogia irriflessa e di senso comune talvolta diffusa anche negli ambienti formativi di ogni ordine e grado, che tenta di abolire la storicità della funzione docente, estraendola dal contesto sociale che l’ha generata e liquidando qualsiasi possibilità di riflessione critica e razionale.
Insegnare domani: la formazione dei docenti nell'era della recessione economica / Giuliano Franceschini. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 0-0.
Insegnare domani: la formazione dei docenti nell'era della recessione economica
FRANCESCHINI, GIULIANO
2014
Abstract
Nel presente contributo si tenterà di tracciare un sintetico quadro generale dello scenario economico, politico, culturale contemporaneo, per poi procedere ad una riflessione sulle implicazioni pedagogiche e didattiche che tale scenario prevede e concludere con alcune considerazioni inerenti la formazione degli insegnanti. Nel complesso potrebbe sembrare eccentrico se non ideologico riservare uno spazio particolare all’analisi della situazione sociopolitica ed economico-culturale contemporanea all’interno di un discorso sulla formazione degli insegnanti; chi scrive è convinto che sia vero il contrario, ovvero che lasciare fuori dalla scuola e proprio dal dibattito sulla formazione dei docenti l’analisi delle emergenze culturali odierne risponda in pieno ad una ideologia pedagogica che vuole dipingere l’insegnante come agente sociale apparentemente neutro e neutrale, connotandolo in realtà in modo decisamente politico come colui che è destinato a replicare nelle generazioni future l’esistente. Un’ideologia pedagogica, penetrata anche in quella pedagogia irriflessa e di senso comune talvolta diffusa anche negli ambienti formativi di ogni ordine e grado, che tenta di abolire la storicità della funzione docente, estraendola dal contesto sociale che l’ha generata e liquidando qualsiasi possibilità di riflessione critica e razionale.File | Dimensione | Formato | |
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