L'arbitrato nelle controversie amministrative. In particolare, la compromettibilità degli interessi legittimi

Svolte alcune considerazioni sulla compromettibilità dei diritti soggettivi devoluti alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo (alla stregua, prima, dell’art. 6, c. 2, l. n. 205/2000 e, poi, dell’art. 12 c.p.a.), lo scritto si concentra sulla possibilità o meno di compromettere in arbitrato gli interessi legittimi. In proposito, sono riscontrate talune brecce al “muro di sbarramento” alla compromettibilità degli interessi legittimi, nonostante (e contro) la giurisprudenza costante e la dottrina maggioritaria, secondo cui il potere dell’amministrazione non sarebbe disponibile in favore dei soggetti che a essa non appartengono. Una prima breccia è individuata nel risarcimento del danno da lesione di interessi legittimi, mentre una seconda breccia sembra potersi riscontrare negli interessi legittimi pretensivi che fronteggiano provvedimenti amministrativi vincolati. Chiarito che l’interesse legittimo – almeno nella sua dimensione statica e giustiziabile – non è correlato al potere, lo scritto nota dunque come di esso debba dirsi quanto si dice in generale del diritto soggettivo, ovverosia che esso può essere, a seconda dei casi, disponibile oppure indisponibile.