Se tra Sette e Ottocento lo spazio viene faticosamente costruito anche in letteratura per rispondere a specifiche esigenze della razionalità borghese, lo sperimentalismo novecentesco tende a negare le certezze acquisite e, dunque, a destrutturare lo spazio tradizionale rendendone aperta e indeterminata la percezione. Questa configurazione spaziale del cosmo letterario può presentarsi come possibilità di fuga e creazione di una geografia fantastica non meno priva di valore gnoseologico o scaturire dall'esperienza personale che elegge il luogo di origine come punto di fuga di ogni prospettiva spaziale.

Nuove prospettive per Caterina Percoto / Tellini, Gino. - STAMPA. - (2015), pp. 275-293.

Nuove prospettive per Caterina Percoto

TELLINI, GINO
2015

Abstract

Se tra Sette e Ottocento lo spazio viene faticosamente costruito anche in letteratura per rispondere a specifiche esigenze della razionalità borghese, lo sperimentalismo novecentesco tende a negare le certezze acquisite e, dunque, a destrutturare lo spazio tradizionale rendendone aperta e indeterminata la percezione. Questa configurazione spaziale del cosmo letterario può presentarsi come possibilità di fuga e creazione di una geografia fantastica non meno priva di valore gnoseologico o scaturire dall'esperienza personale che elegge il luogo di origine come punto di fuga di ogni prospettiva spaziale.
2015
887766570X
Lo spazio tra prosa e lirica nella letteratura italiana. Studi in onore di Matilde Dillon Wanke
275
293
Tellini, Gino
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