La dimensione interdisciplinare del progetto di architettura spesso latita nelle aule universitarie e gli stessi docenti tendono sovente a mortificarla per limitare in sicurezza la loro attività didattica al proprio specifico disciplinare, svuotando di fatto il significato dell’intero lavoro. Questa carenza che spesso affligge la formazione dello studente di Architettura in Italia pare, ancora oggi, segnare una distanza significativa con le altre scuole europee, nelle quali il progetto di architettura è saldamente posto al centro del progetto formativo e l’integrazione fra le varie discipline nell’ambito dell’esperienza progettuale è, davvero, la spina dorsale dei corsi di studio. Il profilo di architetto che emerge al termine del percorso formativo rischia perciò di risultare viziato da tale carenza e debole proprio in quella attività di regia necessaria a governare la natura sintetica dell’attività di progetto, minando la competitività dei nostri laureati in ambito internazionale. A segnare una significativa inversione di tendenza rispetto agli orientamenti sopra descritti, in questa pubblicazione, sono raccolte alcune esperienze di tesi di laurea magistrale presso il DIDA di Firenze nell'ambito delle quali, docenti e studenti hanno potuto sperimentare il progetto come attività complessa di conoscenza e di trasformazione.
La complessità del progetto di architettura / Fabio Capanni. - STAMPA. - (2014), pp. 8-9.
La complessità del progetto di architettura
CAPANNI, FABIO
2014
Abstract
La dimensione interdisciplinare del progetto di architettura spesso latita nelle aule universitarie e gli stessi docenti tendono sovente a mortificarla per limitare in sicurezza la loro attività didattica al proprio specifico disciplinare, svuotando di fatto il significato dell’intero lavoro. Questa carenza che spesso affligge la formazione dello studente di Architettura in Italia pare, ancora oggi, segnare una distanza significativa con le altre scuole europee, nelle quali il progetto di architettura è saldamente posto al centro del progetto formativo e l’integrazione fra le varie discipline nell’ambito dell’esperienza progettuale è, davvero, la spina dorsale dei corsi di studio. Il profilo di architetto che emerge al termine del percorso formativo rischia perciò di risultare viziato da tale carenza e debole proprio in quella attività di regia necessaria a governare la natura sintetica dell’attività di progetto, minando la competitività dei nostri laureati in ambito internazionale. A segnare una significativa inversione di tendenza rispetto agli orientamenti sopra descritti, in questa pubblicazione, sono raccolte alcune esperienze di tesi di laurea magistrale presso il DIDA di Firenze nell'ambito delle quali, docenti e studenti hanno potuto sperimentare il progetto come attività complessa di conoscenza e di trasformazione.File | Dimensione | Formato | |
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