L’architettura della città dovrebbe mirare alla lunga durata. Il suo linguaggio dovrebbe rifuggire dalle mode. Il progetto del complesso multifunzionale, nell’area nord di Reggio Emilia, in prossimità e in corrispondenza della nuova stazione dell’Alta Velocità, vorrebbe sottolineare i due concetti sopraesposti, ribadendo l’assunto che l’architettura deve essere prima di tutto una costruzione razionale, una costruzione in cui “ogni elemento è al posto che gli compete e le cui interconnessioni obbediscono alle leggi della ragione”. Questo avviene con l’uso di elementi uguali, fissi e ripetuti in grado di individuare l’identità del complesso architettonico con strumenti e organizzazioni spaziali tipici dell’architettura di sempre. Il tessuto connettivo articolato in piazze, slarghi, connessioni pedonali per la “gente”, omogeneizza tra loro edifici a vocazione direzionale (centro congressi, uffici, albergo, centro commerciale, ecc.) caratterizzati da un procedimento costruttivo unitario che richiama metaforicamente un atto primordiale di edificazione: il trilite come archetipo di ogni costruzione, la struttura che si fa architettura come affermazione del valore assoluto della forma tettonica.

Complesso multifunzionale a Reggio Emilia / Manfredini, Alberto; Manfredini, Andrea; Manfredini, Giovanni. - STAMPA. - (2015), pp. 96-97.

Complesso multifunzionale a Reggio Emilia

MANFREDINI, ALBERTO;
2015

Abstract

L’architettura della città dovrebbe mirare alla lunga durata. Il suo linguaggio dovrebbe rifuggire dalle mode. Il progetto del complesso multifunzionale, nell’area nord di Reggio Emilia, in prossimità e in corrispondenza della nuova stazione dell’Alta Velocità, vorrebbe sottolineare i due concetti sopraesposti, ribadendo l’assunto che l’architettura deve essere prima di tutto una costruzione razionale, una costruzione in cui “ogni elemento è al posto che gli compete e le cui interconnessioni obbediscono alle leggi della ragione”. Questo avviene con l’uso di elementi uguali, fissi e ripetuti in grado di individuare l’identità del complesso architettonico con strumenti e organizzazioni spaziali tipici dell’architettura di sempre. Il tessuto connettivo articolato in piazze, slarghi, connessioni pedonali per la “gente”, omogeneizza tra loro edifici a vocazione direzionale (centro congressi, uffici, albergo, centro commerciale, ecc.) caratterizzati da un procedimento costruttivo unitario che richiama metaforicamente un atto primordiale di edificazione: il trilite come archetipo di ogni costruzione, la struttura che si fa architettura come affermazione del valore assoluto della forma tettonica.
2015
978-88-8103-824-4
Identità dell'Architettura Italiana 2015
96
97
Manfredini, Alberto; Manfredini, Andrea; Manfredini, Giovanni
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