Uno degli impatti più rilevanti generati dalla motorizzazione di massa, che come quelli ambientali si manifesta in modo tanto più grave quanto maggiore è la densità insediativa, è dato dall’occupazione degli spazi urbani da parte degli autoveicoli: una forma sui generis di “uso del suolo”(da cui ha origine però una domanda di infrastrutture foriera di un ingente consumo di suolo stricto sensu) che in passato ha attirato l’attenzione più dei sociologi e degli antropologi che non degli urbanisti e dei trasportisti, ma che di fronte all’aumento fuori controllo dei mezzi in circolazione e alla diminuzione delle superfici disponibili all’interno della aree urbane non può più essere trascurata. Operando una selezione fra le numerose iniziative realizzate nel contesto europeo, il contributo analizza alcune misure, a cavallo fra la progettazione urbana e la gestione del traffico, che perseguono l’obiettivo di favorire il passaggio verso forme di mobilità a minor “impatto spaziale”, oltreché ambientale, da parte del maggior numero possibile di utenti della strada, e al tempo stesso di aumentare il "rendimento" delle infrastrutture esistenti in prima istanza attraverso il "riuso intelligente" degli spazi disponibili.

Relazioni dinamiche tra mobilità, trasporti e infrastrutture / Alberti, Francesco. - STAMPA. - (2016), pp. 105-118.

Relazioni dinamiche tra mobilità, trasporti e infrastrutture

ALBERTI, FRANCESCO
2016

Abstract

Uno degli impatti più rilevanti generati dalla motorizzazione di massa, che come quelli ambientali si manifesta in modo tanto più grave quanto maggiore è la densità insediativa, è dato dall’occupazione degli spazi urbani da parte degli autoveicoli: una forma sui generis di “uso del suolo”(da cui ha origine però una domanda di infrastrutture foriera di un ingente consumo di suolo stricto sensu) che in passato ha attirato l’attenzione più dei sociologi e degli antropologi che non degli urbanisti e dei trasportisti, ma che di fronte all’aumento fuori controllo dei mezzi in circolazione e alla diminuzione delle superfici disponibili all’interno della aree urbane non può più essere trascurata. Operando una selezione fra le numerose iniziative realizzate nel contesto europeo, il contributo analizza alcune misure, a cavallo fra la progettazione urbana e la gestione del traffico, che perseguono l’obiettivo di favorire il passaggio verso forme di mobilità a minor “impatto spaziale”, oltreché ambientale, da parte del maggior numero possibile di utenti della strada, e al tempo stesso di aumentare il "rendimento" delle infrastrutture esistenti in prima istanza attraverso il "riuso intelligente" degli spazi disponibili.
2016
9788854892347
Ordinamenti spaziali e infrastrutture. Ripensare le reti per riqualificare il Paese
105
118
Alberti, Francesco
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