Architecture of relationships

Le nuove reti di comunicazione materiali e immateriali, modificando profondamente le coordinate spazio-temporali della nostra società, hanno cambiato il nostro modo di percepire la geometria del mondo. In particolare è la nostra mappa mentale dello spazio che appare modificata in relazione alla mappa reale dello spazio stesso. Oggi infatti, come già aveva fatto notare Paul Virilio possiamo raggiungere fisicamente e virtualmente tutti i territori. Dilatando e contraendo spazio e tempo possiamo annullare il paesaggio, urbano o naturale che sia, azzerando l’esperienza spaziale del viaggio. Si possono però, nell’ambito di questo processo, aprire nuove dimensioni relazionali in grado di creare nuovi scenari urbani. Poiché, dunque, lo scarto tra vicino e lontano viene a cessare, o comunque non vincola come in passato le relazioni, il concetto di comunità e di scambio nel gruppo si modifica profondamente generando nuovi riti di rapporto e una diversa riflessione su architettura e città. The new communication networks, both material and immaterial, have deeply transformed the spatio-temporal coordinates of our society, therefore changing our way of perceiving the geometry of the world. It is our mental space map that seems particularly modified in relation to the real map of space itself. Today, in fact, as Paul Virilio noted, we may reach any region, either physically or virtually. Dilating and contracting space and time we may annul the landscape, either urban or natural, thus eliminating the spatial experience of travel. We may, however, open new relational dimensions within this process, which in turn will create new urban scenarios. Since the distance between far and near disappears, or is however less determinant for relationships than in the past, the concept of community and of exchanges within the group have been deeply modified, something that in turn has generated new relational rituals and a new reflection on architecture and the city.