La contingenza di insegnare l’Architettura, o almeno provarci, impone tra gli argo- menti essenziali da affrontare quello dell’Abitare. Come già detto l’Abitare, che per certi versi potrebbe sembrare un argomento con- solidato e più che noto nelle proprie alchimie compositive, risulta invece uno dei temi più complessi e problematici, non solo per gli studenti di Architettura ma per chiunque. Uno dei metodi da sempre più validi e diretti nell’insegnamento è quello della ripro- duzione, la copia cioè di progetti noti e consolidati dalla critica al ne di indagarne no in fondo la segreta dialettica che ne sta alla base. Come nelle accademie d’arte la copia delle opere celebri è prassi necessaria per de nire la coscienza del linguaggio e la tecnica dell’artista allo stesso modo, anche nelle scuole di Architettura, la riprodu- zione è passo inevitabile e indissolubile dal percorso di crescita. La scelta dei progetti ha volutamente divagato nel tempo e nelle stanze geogra che d’Italia, attingendo alle esperienze di scuole lontane e da periodi distanti in senso temporale e certamente lontanissimi dal punto di vista culturale. Borsalino, Corviale, Giudecca, Gallaratese, San Michele in Borgo e Girasole pos- sono sembrare esempi inconciliabili per assunto ma in loro vi è evidentemente il fatto di rappresentare alcuni tipi ideali. Non è mai stata l’af nità scolastica ciò che ci è interessato, ma appunto l’eterogeneità. Abbiamo ricercato l’apertura massima del nostro obiettivo aggiungendo spazio e luce al quadro visivo generale per avvicinarci il più possibile ad un criterio esatto.

Abitare Collettivo. Un'Antologia Italiana 1947-2003 / Pivetta, Michelangelo. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 0-76.

Abitare Collettivo. Un'Antologia Italiana 1947-2003

PIVETTA, MICHELANGELO
2016

Abstract

La contingenza di insegnare l’Architettura, o almeno provarci, impone tra gli argo- menti essenziali da affrontare quello dell’Abitare. Come già detto l’Abitare, che per certi versi potrebbe sembrare un argomento con- solidato e più che noto nelle proprie alchimie compositive, risulta invece uno dei temi più complessi e problematici, non solo per gli studenti di Architettura ma per chiunque. Uno dei metodi da sempre più validi e diretti nell’insegnamento è quello della ripro- duzione, la copia cioè di progetti noti e consolidati dalla critica al ne di indagarne no in fondo la segreta dialettica che ne sta alla base. Come nelle accademie d’arte la copia delle opere celebri è prassi necessaria per de nire la coscienza del linguaggio e la tecnica dell’artista allo stesso modo, anche nelle scuole di Architettura, la riprodu- zione è passo inevitabile e indissolubile dal percorso di crescita. La scelta dei progetti ha volutamente divagato nel tempo e nelle stanze geogra che d’Italia, attingendo alle esperienze di scuole lontane e da periodi distanti in senso temporale e certamente lontanissimi dal punto di vista culturale. Borsalino, Corviale, Giudecca, Gallaratese, San Michele in Borgo e Girasole pos- sono sembrare esempi inconciliabili per assunto ma in loro vi è evidentemente il fatto di rappresentare alcuni tipi ideali. Non è mai stata l’af nità scolastica ciò che ci è interessato, ma appunto l’eterogeneità. Abbiamo ricercato l’apertura massima del nostro obiettivo aggiungendo spazio e luce al quadro visivo generale per avvicinarci il più possibile ad un criterio esatto.
2016
9788896080511
0
76
Pivetta, Michelangelo
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