Con il trasferimento della capitale del Regno a Roma, Firenze volle reagire alla perdita rivendicando orgogliosamente il ruolo di capitale morale e culturale. Non è un caso forse che nel fallimento delle finanze comunali e nel repentino calo della popolazione che si registrò dopo il 1871 , la città cercasse di guardare avanti e rivolgesse lo sguardo ai bambini, alla cura loro e del suo proprio futuro. Sono le istituzioni antiche e recenti di cui Firenze andava fiera ad occuparsi in modo moderno, e prima che altrove in Italia, della salute fisica e mentale dell’infanzia. Dal quattrocentesco Spedale degl’Innocenti per i bambini abbandonati così come dall’Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento fondato nel 1859, negli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento si fa spazio una “clinica delle malattie dei bambini” che avrebbe aperto la strada a nuove conoscenze e pratiche, a nuove figure professionali, ai luoghi specializzati -dall’Ospedalino Meyer all’Umberto I - ed ai primi consultori sul territorio per l’assistenza all’infanzia.
Guardare avanti: Firenze per la cura dell'infanzia / Guarnieri, Patrizia. - STAMPA. - (2016), pp. 163-193.
Guardare avanti: Firenze per la cura dell'infanzia
GUARNIERI, PATRIZIA
2016
Abstract
Con il trasferimento della capitale del Regno a Roma, Firenze volle reagire alla perdita rivendicando orgogliosamente il ruolo di capitale morale e culturale. Non è un caso forse che nel fallimento delle finanze comunali e nel repentino calo della popolazione che si registrò dopo il 1871 , la città cercasse di guardare avanti e rivolgesse lo sguardo ai bambini, alla cura loro e del suo proprio futuro. Sono le istituzioni antiche e recenti di cui Firenze andava fiera ad occuparsi in modo moderno, e prima che altrove in Italia, della salute fisica e mentale dell’infanzia. Dal quattrocentesco Spedale degl’Innocenti per i bambini abbandonati così come dall’Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento fondato nel 1859, negli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento si fa spazio una “clinica delle malattie dei bambini” che avrebbe aperto la strada a nuove conoscenze e pratiche, a nuove figure professionali, ai luoghi specializzati -dall’Ospedalino Meyer all’Umberto I - ed ai primi consultori sul territorio per l’assistenza all’infanzia.File | Dimensione | Formato | |
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