Nonostante che le malattie reumatiche o “reumatismi” siano tra le malattie più note dall’antichità e che la branca specialistica della Reumatologia abbia ormai quasi un secolo di vita (la fondazione dell’International League Against Rheumatism risale al 1927), ad oggi la Riabilitazione reumatologica non è ancora stata identificata, in particolare in Italia, come una disciplina autonoma e di prioritaria necessità. Cause ed effetti di ciò sono la scarsità e l’eterogeneità delle raccomandazioni e delle linee guida nel campo della Riabilitazione dei malati reumatici, la carenza di studi randomizzati e controllati, la difficoltà o l’impossibilità di eseguire il doppio cieco, l’inadeguato rigore metodologico delle ricerche effettuate, svolte su campioni piccoli, non omogenei e spesso prive di rilevamenti a lungo termine. Inoltre, sebbene siano numerosissimi i lavori che dimostrano l’efficacia della riabilitazione nei pazienti reumatici sul dolore, la funzione e la qualità di vita, è ad oggi impossibile elaborare protocolli riabilitativi per la carenza di descrizione delle metodiche studiate e del loro confronto. A questo si aggiungono la scarsità di strutture di riabilitazione specifica per i malati reumatici, in Italia pressoché assenti, e di insegnamenti di riabilitazione reumatologica nei Corsi di Laurea universitari. Attualmente, pertanto, la Riabilitazione reumatologica si basa soprattutto sull’esperienza e le evidenze cliniche degli specialisti che la effettuano. Sulla base di tale esperienza possiamo cercare di definirne le caratteristiche principali che la differenziano dalla riabilitazione in altri campi della medicina. Nel capitolo vengono quindi discusse le caratteristiche della riabilitazione del malato reumatico peculiari e diverse da quelle dei percorsi riabilitativi nelle altre discipline
L’approccio riabilitativo al malato reumatico / maddali bongi, S. - STAMPA. - (2015), pp. 8-12.
L’approccio riabilitativo al malato reumatico
MADDALI BONGI, SUSANNA
2015
Abstract
Nonostante che le malattie reumatiche o “reumatismi” siano tra le malattie più note dall’antichità e che la branca specialistica della Reumatologia abbia ormai quasi un secolo di vita (la fondazione dell’International League Against Rheumatism risale al 1927), ad oggi la Riabilitazione reumatologica non è ancora stata identificata, in particolare in Italia, come una disciplina autonoma e di prioritaria necessità. Cause ed effetti di ciò sono la scarsità e l’eterogeneità delle raccomandazioni e delle linee guida nel campo della Riabilitazione dei malati reumatici, la carenza di studi randomizzati e controllati, la difficoltà o l’impossibilità di eseguire il doppio cieco, l’inadeguato rigore metodologico delle ricerche effettuate, svolte su campioni piccoli, non omogenei e spesso prive di rilevamenti a lungo termine. Inoltre, sebbene siano numerosissimi i lavori che dimostrano l’efficacia della riabilitazione nei pazienti reumatici sul dolore, la funzione e la qualità di vita, è ad oggi impossibile elaborare protocolli riabilitativi per la carenza di descrizione delle metodiche studiate e del loro confronto. A questo si aggiungono la scarsità di strutture di riabilitazione specifica per i malati reumatici, in Italia pressoché assenti, e di insegnamenti di riabilitazione reumatologica nei Corsi di Laurea universitari. Attualmente, pertanto, la Riabilitazione reumatologica si basa soprattutto sull’esperienza e le evidenze cliniche degli specialisti che la effettuano. Sulla base di tale esperienza possiamo cercare di definirne le caratteristiche principali che la differenziano dalla riabilitazione in altri campi della medicina. Nel capitolo vengono quindi discusse le caratteristiche della riabilitazione del malato reumatico peculiari e diverse da quelle dei percorsi riabilitativi nelle altre disciplineFile | Dimensione | Formato | |
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