L'assicurazione della responsablità civile verso i prestatori d'opera

Il contratto di assicurazione contro al responsabilità civile del datore di lavoro (c.d. assicurazione RCO) trova un particolare interesse sia rispetto alla evoluzione giurisprudenziale sul concetto di danno da stress organizzativo (non sempre compreso, in tutte le sue dinamiche esistenziali, nelle tecnopatie riconosciute da Inail anche per la sua difficile valutazione); sia sul fronte delle prassi e della giurisprudenza in materia di contratto di assicurazione contro la responsabilità civile. I danni da stress organizzativo sono infatti in genere danni che presentano caratteristiche di lungo latenza che giustificano coperture, un tempo infrequenti nell’assicurazione RCO, ovvero coperture claims made anziché coperture loss occurrence. L’assicurazione RCO rappresenta pertanto un particolare angolo prospettico attraverso cui meditare sull’impatto della recente sentenza della Cassazione a Sezioni Unite sulle clausole claims made. Particolare rilievo può avere un’eventuale componente punitiva nei danni da stress organizzativo. I danni punitivi aprono a considerazioni sulla loro assicurabilità su cui si sono già da tempo confrontate la giurisprudenza e la dottrina straniera, in particolare quella nordamericana stretta tra la necessità di assicurare la compensazione dei danni attraverso l’intervento di un assicuratore del danneggiante e quella di assicurare la funzione deterrente delle sanzioni punitive che verrebbe limitata dalla trasferibilità ad un soggetto terzo, l’’impresa assicuratrice, del costo della sanzione. Si tratta di dinamiche, già note in altri ordinamenti di cui è essenziale tenere conto in una prospettiva comparatistica che possa servire ad innovare le teorizzazioni sul punto, ad individuare soluzioni e a prevenire problemi che si sono posti in altri contesti normativi.