Il saggio analizza il percorso di sviluppo della formazione in Ergonomia negli ulti 20 anni, affrontandone gli aspetti di problematicità e di attuale evoluzione. La formazione in Ergonomia ha seguito in questi ultimi anni un percorso parallelo al progressivo diffondersi dell’Ergonomia e dei suoi metodi e strumenti di intervento nei differenti ambiti professionali e produttivi, e un altrettanto progressivo consolidamento del suo ruolo sia nel campo professionale che della ricerca. L’Ergonomia ha nel corso del tempo trovato ambiti di intervento e di specializzazione sempre più estesi, rappresentati oggi dalla quasi totalità dei settori nei quali si svolgono le attività umane. Analogamente, estremamente vasto è il panorama delle specializzazioni professionali che dell’Ergonomia fanno parte. Parallelamente all’impianto interdisciplinare dell’Ergonomia, che ne costituisce per definizione la sua caratterizzazione e riconoscibilità, la professione dell’Ergonomo si è andata configurando in modo sempre più marcato in base alla specializzazione professionale del singolo – in parte, ma non necessariamente coincidente con la sua formazione di provenienza – e ai diversi settori di intervento nei quali l’Ergonomia opera. Negli ultimi anni è infatti profondamente mutato sia il ruolo giocato dai contenuti e dai metodi di intervento propri dell’Ergonomia all’interno delle aziende e delle organizzazioni, che il ruolo del professionista in Ergonomia, oggi non più identificato dalla sola acquisizione della specializzazione in Ergonomia e/o dal titolo di Ergonomo Europeo, ma identificato piuttosto dalle specifiche competenze del quale è portatore. Lo sviluppo degli ambiti professionali nel campo della sicurezza del lavoro e della gestione del rischio clinico e il consolidarsi delle figure professionali operanti in tali settori, il crescente ruolo dell’Ergonomia nel campo della valutazione e progettazione dei prodotti industiali degli ambienti e postazioni di lavoro, e infine lo sviluppo delle diverse aree che fanno oggi capo alla HCI e in particolare agli approcci User Experience e Design Thinking nei quali si incontrano contenuti e metodi della psicologia cognitiva, dell’ingegneria informatica, del Design di prodotto e della comunicazione, hanno inoltre portato a una nuova richiesta di formazione in Ergonomia. È in questo quadro che si colloca il riavvio, dopo un’interruzione di circa 10 anni, sia dei Master universitari e non, oggi strutturati in base al modello formativo dell’Ergonomo Europeo introdotto, sia dei corsi di formazione orientati a ambiti specifici dell’Ergonomia. Il nuovo modello formativo dell’Ergonomo Europeo Eur. Erg. approvato nel 2011 dal CREE, Center for Registration of European Ergonomist, che sostituisce il primo modello approvato nel 1992.

La formazione in Ergonomia / Tosi, Francesca. - STAMPA. - (2016), pp. 23-31.

La formazione in Ergonomia

TOSI, FRANCESCA
2016

Abstract

Il saggio analizza il percorso di sviluppo della formazione in Ergonomia negli ulti 20 anni, affrontandone gli aspetti di problematicità e di attuale evoluzione. La formazione in Ergonomia ha seguito in questi ultimi anni un percorso parallelo al progressivo diffondersi dell’Ergonomia e dei suoi metodi e strumenti di intervento nei differenti ambiti professionali e produttivi, e un altrettanto progressivo consolidamento del suo ruolo sia nel campo professionale che della ricerca. L’Ergonomia ha nel corso del tempo trovato ambiti di intervento e di specializzazione sempre più estesi, rappresentati oggi dalla quasi totalità dei settori nei quali si svolgono le attività umane. Analogamente, estremamente vasto è il panorama delle specializzazioni professionali che dell’Ergonomia fanno parte. Parallelamente all’impianto interdisciplinare dell’Ergonomia, che ne costituisce per definizione la sua caratterizzazione e riconoscibilità, la professione dell’Ergonomo si è andata configurando in modo sempre più marcato in base alla specializzazione professionale del singolo – in parte, ma non necessariamente coincidente con la sua formazione di provenienza – e ai diversi settori di intervento nei quali l’Ergonomia opera. Negli ultimi anni è infatti profondamente mutato sia il ruolo giocato dai contenuti e dai metodi di intervento propri dell’Ergonomia all’interno delle aziende e delle organizzazioni, che il ruolo del professionista in Ergonomia, oggi non più identificato dalla sola acquisizione della specializzazione in Ergonomia e/o dal titolo di Ergonomo Europeo, ma identificato piuttosto dalle specifiche competenze del quale è portatore. Lo sviluppo degli ambiti professionali nel campo della sicurezza del lavoro e della gestione del rischio clinico e il consolidarsi delle figure professionali operanti in tali settori, il crescente ruolo dell’Ergonomia nel campo della valutazione e progettazione dei prodotti industiali degli ambienti e postazioni di lavoro, e infine lo sviluppo delle diverse aree che fanno oggi capo alla HCI e in particolare agli approcci User Experience e Design Thinking nei quali si incontrano contenuti e metodi della psicologia cognitiva, dell’ingegneria informatica, del Design di prodotto e della comunicazione, hanno inoltre portato a una nuova richiesta di formazione in Ergonomia. È in questo quadro che si colloca il riavvio, dopo un’interruzione di circa 10 anni, sia dei Master universitari e non, oggi strutturati in base al modello formativo dell’Ergonomo Europeo introdotto, sia dei corsi di formazione orientati a ambiti specifici dell’Ergonomia. Il nuovo modello formativo dell’Ergonomo Europeo Eur. Erg. approvato nel 2011 dal CREE, Center for Registration of European Ergonomist, che sostituisce il primo modello approvato nel 1992.
2016
9788891742360
La professione dell'Ergonomo, nella progettazione dell'ambiente, dei prodotti e dell'organizzazione
23
31
Tosi, Francesca
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