abstract Lo sviluppo balneare di San Benedetto del Tronto, «borgo di Pesca e quindi città di Villeggiatura», ebbe modo di attuarsi tra Otto e Novecento, come nel caso di molti altri centri costieri, ma ottenne una forte impennata nei primi anni Trenta quando, a partire dal 1932, venne realizzato, a cura dell’ingegner Luigi Onorati, l’imponente Lungomare; una struttura urbana che si distende per chilometri e che, al contrario di esempi prestigiosi già consolidati (come a Nizza o a Sanremo), fece proprio delle piantumazioni della palme - già ampiamente utilizzate nell’”Urbanistica balneare sabauda”, ma ora piantate nei decenni in migliaia e migliaia di esemplari, fino a raggiungere il maggior numero rispetto a tutte le altre località balneari – il proprio tratto caratteristico (anche se oggi fortemente minacciato da parassiti aggressivi). La sistemazione di quel «monumentale» Lungomare, con file di palme disposte anche in ordine doppio e triplo, intercalate da rotonde e giardini a loro monumentalizzazione divenne anche il motivo di una ‘ricucitura’ del tessuto urbano retrostante, soggetto anche a demolizioni nell’area di “Marina” (Mandracchio), e di una concezione sovracomunale, che poi nei decenni sono divenuti ulteriore tratto distintivo, tanto da dare origine all’attuale Consorzio della “Riviera delle Palme”. The seaside development of San Benedetto del Tronto (Marche-Itay), «fishing village and then town for Holiday», was able to be implemented in the Nineteenth and Twentieth century, as in the case of many other coastal towns, but obtained a strong surge in the early Thirties when, from 1932 the impressive Promenade (Lungomare) was signed by the engineer Luigi Onorati. It was an urban structure that extends for kilometers and which, unlike prestigious examples already established (as in Nice or Sanremo), did just the planting of palm trees - already widely used in ' 'seaside Planning of Savoy family’ in Nice and Sanremo, but now planted thousands and thousands of copies during the years, up to reach the largest number compared to all other beach towns - its characteristic feature (although today highly threatened by aggressive pests). The arrangement of the «monumental» Promenade, with rows of palm trees also put in double and triple order, interspersed with roundabouts and gardens, also became the reason of a 'mending' behind the urban texture, also subjected to demolition in neighborhood of «Marina» (Mandracchio), and an extended conception, then in the decades, have become further distinction, so as to give rise to the current “Consortium” of the «Riviera delle Palme».

Il lungomare e le palme di San Benedetto del Tronto. Sviluppo balneare della “Marina” e del «Lungomare di palme più bello d’Italia» a San Benedetto del Tronto (1925-1945), / Ferruccio Canali. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 270-285.

Il lungomare e le palme di San Benedetto del Tronto. Sviluppo balneare della “Marina” e del «Lungomare di palme più bello d’Italia» a San Benedetto del Tronto (1925-1945),

CANALI, FERRUCCIO
2016

Abstract

abstract Lo sviluppo balneare di San Benedetto del Tronto, «borgo di Pesca e quindi città di Villeggiatura», ebbe modo di attuarsi tra Otto e Novecento, come nel caso di molti altri centri costieri, ma ottenne una forte impennata nei primi anni Trenta quando, a partire dal 1932, venne realizzato, a cura dell’ingegner Luigi Onorati, l’imponente Lungomare; una struttura urbana che si distende per chilometri e che, al contrario di esempi prestigiosi già consolidati (come a Nizza o a Sanremo), fece proprio delle piantumazioni della palme - già ampiamente utilizzate nell’”Urbanistica balneare sabauda”, ma ora piantate nei decenni in migliaia e migliaia di esemplari, fino a raggiungere il maggior numero rispetto a tutte le altre località balneari – il proprio tratto caratteristico (anche se oggi fortemente minacciato da parassiti aggressivi). La sistemazione di quel «monumentale» Lungomare, con file di palme disposte anche in ordine doppio e triplo, intercalate da rotonde e giardini a loro monumentalizzazione divenne anche il motivo di una ‘ricucitura’ del tessuto urbano retrostante, soggetto anche a demolizioni nell’area di “Marina” (Mandracchio), e di una concezione sovracomunale, che poi nei decenni sono divenuti ulteriore tratto distintivo, tanto da dare origine all’attuale Consorzio della “Riviera delle Palme”. The seaside development of San Benedetto del Tronto (Marche-Itay), «fishing village and then town for Holiday», was able to be implemented in the Nineteenth and Twentieth century, as in the case of many other coastal towns, but obtained a strong surge in the early Thirties when, from 1932 the impressive Promenade (Lungomare) was signed by the engineer Luigi Onorati. It was an urban structure that extends for kilometers and which, unlike prestigious examples already established (as in Nice or Sanremo), did just the planting of palm trees - already widely used in ' 'seaside Planning of Savoy family’ in Nice and Sanremo, but now planted thousands and thousands of copies during the years, up to reach the largest number compared to all other beach towns - its characteristic feature (although today highly threatened by aggressive pests). The arrangement of the «monumental» Promenade, with rows of palm trees also put in double and triple order, interspersed with roundabouts and gardens, also became the reason of a 'mending' behind the urban texture, also subjected to demolition in neighborhood of «Marina» (Mandracchio), and an extended conception, then in the decades, have become further distinction, so as to give rise to the current “Consortium” of the «Riviera delle Palme».
2016
978-88-98019-33-5
Urbanistica per la Villeggiatura e per il Turismo nel Novecento
270
285
Ferruccio Canali
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