abstract Nel 1966 esce a Zagabria, per i tipi dell’Istituto Lessicografico Jugoslavo, una “Guida e Atlante” cartografico del “Litorale jugoslavo”, un volume edito in varie lingue occidentali (oltre che in Croato, in Italiano, Tedesco, Francese e Inglese) per i turisti che avessero voluto visitare le località dell’Adriatico orientale non solo per le bellezze storico-artistiche e naturalistiche, ma anche per la villeggiatura balneare e, addirittura, per porre attenzione ai Monumenti celebrativi delle imprese della «Guerra di Liberazione popolare» contro i Nazi- Fascisti. Un interessante repertorio, dunque, anche di quanto si andava realizzando nel “Litorale jugoslavo (delle Repubbliche Federative di Slovenia, Croazia e Montenegro) dal punto di vista degli alberghi e delle strutture ricettive, realizzate da un folto gruppo di Architetti, specie formatisi all’Università di Zagabria secondo i dettami del Razionalismo lecorbuseriano o International Style, ma che ricercavano – nei decenni tra il 1955 e il 1975 – anche una singolare declinazione del “Regionalismo critico” e del rapporto con la Tradizione morfologico e costruttiva istriana e dalmata, pur all’insegna del ‘gigantismo’ dei singoli complessi. In 1966 comes to Zagreb, for the types of Yugoslav Lexicographic Institute, a "Guide and Atlas" of the "Coast of Yugoslavia", a book published in various western languages (as well as in Croatian, in Italian, German, French and English) for tourists who wanted to visit the eastern Adriatic cost not only for its historical and artistic beauty and nature, but also to the seaside resort, and even to pay attention to the commemorative monuments of the "People's Liberation War” fighted against Nazi-Fascists. An interesting “Guide”, therefore, also for what was taking place in the "Yugoslav Coast” (of the Federative Republics of Slovenia, Croatia and Montenegro) in terms of hotels and accommodation facilities, carried out by a large group of Architects, formed especially at the Poltechnic School of Zagreb according to the dictates of Rationalism Le Corbusier and the International Style; but they sought - in the decades between 1955 and 1975 - also a peculiar variation of "Critical regionalism" and the relationship with the morphological and constructive tradition of Histria and Dalmatia, despite the 'gigantism' of the realized complexes.
Il “Litorale jugoslavo. Guida e Atlante” (1966): la costruzione dei grandi complessi alberghieri. Un turismo ‘diverso’: monumenti celebrativi e nuovi complessi balneari nella Jugoslavia socialista (1955-1975) / Ferruccio Canali. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 342-359.
Il “Litorale jugoslavo. Guida e Atlante” (1966): la costruzione dei grandi complessi alberghieri. Un turismo ‘diverso’: monumenti celebrativi e nuovi complessi balneari nella Jugoslavia socialista (1955-1975)
CANALI, FERRUCCIO
2016
Abstract
abstract Nel 1966 esce a Zagabria, per i tipi dell’Istituto Lessicografico Jugoslavo, una “Guida e Atlante” cartografico del “Litorale jugoslavo”, un volume edito in varie lingue occidentali (oltre che in Croato, in Italiano, Tedesco, Francese e Inglese) per i turisti che avessero voluto visitare le località dell’Adriatico orientale non solo per le bellezze storico-artistiche e naturalistiche, ma anche per la villeggiatura balneare e, addirittura, per porre attenzione ai Monumenti celebrativi delle imprese della «Guerra di Liberazione popolare» contro i Nazi- Fascisti. Un interessante repertorio, dunque, anche di quanto si andava realizzando nel “Litorale jugoslavo (delle Repubbliche Federative di Slovenia, Croazia e Montenegro) dal punto di vista degli alberghi e delle strutture ricettive, realizzate da un folto gruppo di Architetti, specie formatisi all’Università di Zagabria secondo i dettami del Razionalismo lecorbuseriano o International Style, ma che ricercavano – nei decenni tra il 1955 e il 1975 – anche una singolare declinazione del “Regionalismo critico” e del rapporto con la Tradizione morfologico e costruttiva istriana e dalmata, pur all’insegna del ‘gigantismo’ dei singoli complessi. In 1966 comes to Zagreb, for the types of Yugoslav Lexicographic Institute, a "Guide and Atlas" of the "Coast of Yugoslavia", a book published in various western languages (as well as in Croatian, in Italian, German, French and English) for tourists who wanted to visit the eastern Adriatic cost not only for its historical and artistic beauty and nature, but also to the seaside resort, and even to pay attention to the commemorative monuments of the "People's Liberation War” fighted against Nazi-Fascists. An interesting “Guide”, therefore, also for what was taking place in the "Yugoslav Coast” (of the Federative Republics of Slovenia, Croatia and Montenegro) in terms of hotels and accommodation facilities, carried out by a large group of Architects, formed especially at the Poltechnic School of Zagreb according to the dictates of Rationalism Le Corbusier and the International Style; but they sought - in the decades between 1955 and 1975 - also a peculiar variation of "Critical regionalism" and the relationship with the morphological and constructive tradition of Histria and Dalmatia, despite the 'gigantism' of the realized complexes.File | Dimensione | Formato | |
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