abstract Nell’ambito dell’”Urbanistica nazionalista” messa a punto dal Regime fascista tra le due Guerra, il caso del Piano Regolatore Generale di Bolzano – pensato nell’ambito di un Concorso nazionale nel 1929 e poi definitivamente approntato solo nel 1941 – ha costituito un interessante esempio di trasposizione, nelle previsioni urbane, del tentativo di Italianizzare in maniera peculiare una città come Bolzano in cui mancava pressoché totalmente fino al 1918 la presenza di Italiani. La strategia è stata quella assimilabile alle Colonizzazioni d’Oltremare, ma ha anch’essa attraversato fasi diverse: dalla possibilità della creazione in un centro italiano autonomo, alla concezione di un’unica «Bolzano» in cui l’etnia italiana diventasse addirittura maggioritaria rispetto a quella tedesca. A quelle strategie, cui corrisposero diverse ‘versioni’ del Piano e per le quali le previsioni urbanistiche divennero operative fin dal 1934 nonostante la mancanza dell’approvazione ministeriale, concorsero soprattutto il senatore Ettore Tolomei e, dal punto di vista tecnico, Marcello Piacentini e Gustavo Giovannoni, oltre ai Tecnici comunali, con l’elaborazione appunto di un Piano Regolatore Generale, più volte supervisionato da Giovannoni, e di due “Piani particolareggiati” (l’uno per la Zona monumentale, coordinato da Piacentini; e un secondo per la nuova Zona industriale, nata per lo sviluppo economico e per agevolare l’immigrazione di operai italiani). Le vicende del Piano non erano state fino ad ora ripercorse nel dettaglio documentario e, soprattutto, era sconosciuto il coinvolgimento di Giovannoni nella messa a punto delle indicazioni programmatorie del Piano. As part of “Nationalist Urban Planning" developed by the fascist Regime between the two Wars, the case of the General Plan of Bolzano/Bozen - thought in a National competition in 1929 and then finally prepared only in 1941 - was an interesting example of transposition, in urban forecasts, the attempt to Italianize in a peculiar way a city like Bolzano in which almost totally lacked until 1918 the presence of Italians. The strategy was similar to the Italian Colonization Overseas, but has also gone through several stages: from the possibility of creation of an autonomous Italian center, to the concept of a ‘unique Bolzano' in which the Italian ethnic majority became even compared to the German one. At these strategies, which corresponded different 'versions' of the Plan and for which the urban previsons became operational since 1934 despite the lack ministerial approval, especially concurred Senator Ettore Tolomei and, in a technical point of view, Marcello Piacentini and Gustavo Giovannoni, in addition to municipal technicians, with the elaboration of a General Plan precisely, often supervised by Giovannoni, and two "Detailed Plans" (one for the monumental area, coordinated by Piacentini; and a second Plan for the new industrial zone, established for economic development and to facilitate the immigration of Italian workers). The events of the Plan had not been until now retraced in the documentary detail and, above all, the involvement of Giovannoni was unknown in the development of the indications of the Plan.
“Urbanistica nazionalista” e piani regolatori per «Bolzano italiana», città metafisica e dèco (1929-1941). ‘Duplicazione di Nazionalità’ e Italianizzazione dello spazio urbano: modelli di colonizzazione nazionale e «ragioni d’ordine politico» nella supervisione di Ettore Tolomei. Il contributo di Marcello Piacentini e di Gustavo Giovannoni, le notazioni di Vincenzo Civico, di Annibale e Giorgio Rigotti per la rivista «Urbanistica», / Ferruccio Canali. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 21-71.
“Urbanistica nazionalista” e piani regolatori per «Bolzano italiana», città metafisica e dèco (1929-1941). ‘Duplicazione di Nazionalità’ e Italianizzazione dello spazio urbano: modelli di colonizzazione nazionale e «ragioni d’ordine politico» nella supervisione di Ettore Tolomei. Il contributo di Marcello Piacentini e di Gustavo Giovannoni, le notazioni di Vincenzo Civico, di Annibale e Giorgio Rigotti per la rivista «Urbanistica»,
CANALI, FERRUCCIO
2016
Abstract
abstract Nell’ambito dell’”Urbanistica nazionalista” messa a punto dal Regime fascista tra le due Guerra, il caso del Piano Regolatore Generale di Bolzano – pensato nell’ambito di un Concorso nazionale nel 1929 e poi definitivamente approntato solo nel 1941 – ha costituito un interessante esempio di trasposizione, nelle previsioni urbane, del tentativo di Italianizzare in maniera peculiare una città come Bolzano in cui mancava pressoché totalmente fino al 1918 la presenza di Italiani. La strategia è stata quella assimilabile alle Colonizzazioni d’Oltremare, ma ha anch’essa attraversato fasi diverse: dalla possibilità della creazione in un centro italiano autonomo, alla concezione di un’unica «Bolzano» in cui l’etnia italiana diventasse addirittura maggioritaria rispetto a quella tedesca. A quelle strategie, cui corrisposero diverse ‘versioni’ del Piano e per le quali le previsioni urbanistiche divennero operative fin dal 1934 nonostante la mancanza dell’approvazione ministeriale, concorsero soprattutto il senatore Ettore Tolomei e, dal punto di vista tecnico, Marcello Piacentini e Gustavo Giovannoni, oltre ai Tecnici comunali, con l’elaborazione appunto di un Piano Regolatore Generale, più volte supervisionato da Giovannoni, e di due “Piani particolareggiati” (l’uno per la Zona monumentale, coordinato da Piacentini; e un secondo per la nuova Zona industriale, nata per lo sviluppo economico e per agevolare l’immigrazione di operai italiani). Le vicende del Piano non erano state fino ad ora ripercorse nel dettaglio documentario e, soprattutto, era sconosciuto il coinvolgimento di Giovannoni nella messa a punto delle indicazioni programmatorie del Piano. As part of “Nationalist Urban Planning" developed by the fascist Regime between the two Wars, the case of the General Plan of Bolzano/Bozen - thought in a National competition in 1929 and then finally prepared only in 1941 - was an interesting example of transposition, in urban forecasts, the attempt to Italianize in a peculiar way a city like Bolzano in which almost totally lacked until 1918 the presence of Italians. The strategy was similar to the Italian Colonization Overseas, but has also gone through several stages: from the possibility of creation of an autonomous Italian center, to the concept of a ‘unique Bolzano' in which the Italian ethnic majority became even compared to the German one. At these strategies, which corresponded different 'versions' of the Plan and for which the urban previsons became operational since 1934 despite the lack ministerial approval, especially concurred Senator Ettore Tolomei and, in a technical point of view, Marcello Piacentini and Gustavo Giovannoni, in addition to municipal technicians, with the elaboration of a General Plan precisely, often supervised by Giovannoni, and two "Detailed Plans" (one for the monumental area, coordinated by Piacentini; and a second Plan for the new industrial zone, established for economic development and to facilitate the immigration of Italian workers). The events of the Plan had not been until now retraced in the documentary detail and, above all, the involvement of Giovannoni was unknown in the development of the indications of the Plan.File | Dimensione | Formato | |
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