abstract Dalla fine degli anni Venti, la necessità della messa a punto di un Piano regolatore che disciplinasse la crescita disordinata dei “Bagni di Chianciano”, cioè della zona termale, e la ponesse in collegamento con Chianciano Paese, non poteva più essere procrastinata: ci provava, con l’appoggio di Marcello Piacentini (e dunque di Luigi Piccinato, suo allievo) il Piano di Gino Cancellotti nel 1931, ma il tentativo si risolveva in un nulla di fatto. Quelle previsioni rimanevano però fondamentali, tanto che alla ripresa dell’iniziativa, da parte della Direzione della “Società delle Terme” nel 1947 con la redazione di un nuovo Piano a cura degli architetti romani Mario Loreti e Mario Marchi, il Comune di Chianciano chiedeva la consulenza ‘di parte’ dello stesso Cancellotti affiancato da Mario Ridolfi. Si avviava così un iter che si sarebbe concluso solo nel 1961, con elaborati di Piano che, preparati da Marchi e Loreti, erano stati modificati da Cancellotti e Ridolfi, e quindi dai Tecnici comunali a seconda delle richieste delle varie Amministrazioni, Enti e Privati. Un Piano ‘corale’, dunque, che, a base funzionalista in relazione al Traffico e al Verde, cercava di affrontare, pionieristicamente con gli strumenti scientifici e amministrativi disciplinati dalla “Legge urbanistica del 1942”, le oggettive difficoltà della messa a punto di un «Piano regolatore che per una zona termale è qualcosa di speciale» (Piccinato). Since the end of the Twenties, the need for development of a Masterplan that should govern the sprawl of "Bagni di Chianciano" - ie the spa area, put in connection with Chianciano Paese - could no longer be delayed: with the support of Marcello Piacentini (and therefore of Louis Piccinato, his pupil) was indicated the architect Rome Gino Cancellotti in 1931, but the attempt was resolved in nothing. Those Cancellotti’s planning programs remained fundamental, so at the resumption, by the management of the "Società delle Terme" in 1947 with the drafting of a new Master Plan by the Roman architects Mario Loreti and Mario Marchi, the Municiplaity of Chianciano called the same Gino Cancellotti joined by Mario Ridolfi. Thus began a process that would only be concluded in 1961, with a new Master Plan prepared by Marchi and Loreti and then modified by Cancellotti, Ridolfi and then by municipal Technicians according to the requests of the various Administrations, Agencies and Individuals. A 'chorus' based functionalist Plan - a pioneer Plan by the scientific and administrative instruments governed by the "Italian Planning Law of 1942", that tryed to overcome the difficulties, because a "master plan for an area spa is something special» (Piccinato).

Chianciano Terme (Siena), «centro di notevole importanza turistica e panoramica» «stazione climatica e termale internazionale»: il nuovo Piano Regolatore Generale di “Loreti, Marchi e Cancellotti, Ridolfi” (1949-1961). I pregi e le difficoltà di uno dei primi Piani funzionalisti secondo i dettami della “Legge urbanistica n.1150 del 1942”, redatto da Mario Loreti, Mario Marchi e quindi Gino Cancellotti, Mario Ridolfi, (dopo le indicazioni di Luigi Piccinato, i giudizi di Marcello Piacentini e Alberto Calza Bini), / Ferruccio Canali. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 41-58.

Chianciano Terme (Siena), «centro di notevole importanza turistica e panoramica» «stazione climatica e termale internazionale»: il nuovo Piano Regolatore Generale di “Loreti, Marchi e Cancellotti, Ridolfi” (1949-1961). I pregi e le difficoltà di uno dei primi Piani funzionalisti secondo i dettami della “Legge urbanistica n.1150 del 1942”, redatto da Mario Loreti, Mario Marchi e quindi Gino Cancellotti, Mario Ridolfi, (dopo le indicazioni di Luigi Piccinato, i giudizi di Marcello Piacentini e Alberto Calza Bini),

CANALI, FERRUCCIO
2017

Abstract

abstract Dalla fine degli anni Venti, la necessità della messa a punto di un Piano regolatore che disciplinasse la crescita disordinata dei “Bagni di Chianciano”, cioè della zona termale, e la ponesse in collegamento con Chianciano Paese, non poteva più essere procrastinata: ci provava, con l’appoggio di Marcello Piacentini (e dunque di Luigi Piccinato, suo allievo) il Piano di Gino Cancellotti nel 1931, ma il tentativo si risolveva in un nulla di fatto. Quelle previsioni rimanevano però fondamentali, tanto che alla ripresa dell’iniziativa, da parte della Direzione della “Società delle Terme” nel 1947 con la redazione di un nuovo Piano a cura degli architetti romani Mario Loreti e Mario Marchi, il Comune di Chianciano chiedeva la consulenza ‘di parte’ dello stesso Cancellotti affiancato da Mario Ridolfi. Si avviava così un iter che si sarebbe concluso solo nel 1961, con elaborati di Piano che, preparati da Marchi e Loreti, erano stati modificati da Cancellotti e Ridolfi, e quindi dai Tecnici comunali a seconda delle richieste delle varie Amministrazioni, Enti e Privati. Un Piano ‘corale’, dunque, che, a base funzionalista in relazione al Traffico e al Verde, cercava di affrontare, pionieristicamente con gli strumenti scientifici e amministrativi disciplinati dalla “Legge urbanistica del 1942”, le oggettive difficoltà della messa a punto di un «Piano regolatore che per una zona termale è qualcosa di speciale» (Piccinato). Since the end of the Twenties, the need for development of a Masterplan that should govern the sprawl of "Bagni di Chianciano" - ie the spa area, put in connection with Chianciano Paese - could no longer be delayed: with the support of Marcello Piacentini (and therefore of Louis Piccinato, his pupil) was indicated the architect Rome Gino Cancellotti in 1931, but the attempt was resolved in nothing. Those Cancellotti’s planning programs remained fundamental, so at the resumption, by the management of the "Società delle Terme" in 1947 with the drafting of a new Master Plan by the Roman architects Mario Loreti and Mario Marchi, the Municiplaity of Chianciano called the same Gino Cancellotti joined by Mario Ridolfi. Thus began a process that would only be concluded in 1961, with a new Master Plan prepared by Marchi and Loreti and then modified by Cancellotti, Ridolfi and then by municipal Technicians according to the requests of the various Administrations, Agencies and Individuals. A 'chorus' based functionalist Plan - a pioneer Plan by the scientific and administrative instruments governed by the "Italian Planning Law of 1942", that tryed to overcome the difficulties, because a "master plan for an area spa is something special» (Piccinato).
2017
978-88-98019-42-7
Piani regolatori comunali: Legislazione, Regolamenti e Modelli nel Secondo Dopoguerra (1845-2000)
41
58
Ferruccio Canali
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
2017*. ASUP 5. CHIANCIANO.pdf

accesso aperto

Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Open Access
Dimensione 1.8 MB
Formato Adobe PDF
1.8 MB Adobe PDF

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1074528
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact