Il lavoro è incentrato su quella che, richiamandoci a una definizione di Giorgio Pasquali, potremmo chiamare l’arte allusiva di Nietzsche, come tacita forma d’intesa tra scrittore e lettore. Il suo passato di filologo classico alla Bonner Schule gli aveva trasmesso un’abilità straordinaria nell’affrontare i testi. Ma proprio questo addestramento filologico (tra l’altro paragonato ironicamente alla soluzione di rebus) gli conferisce e gli fa apprezzare la capacità di leggere dietro le righe, insieme al piacere estetico che si prova nella soluzione di un enigma. Di qui le strategie letterarie e i riferimenti ammiccanti di un messaggio filosofico che esce totalmente dagli schemi della filosofia tradizionale, in cui rimandi e richiami erano espliciti. Nietzsche presuppone quindi un lettore attento capace di cogliere i numerosi riferimenti letterari (ma anche musicali) che dissemina nei testi. Varie citazioni nascoste celano non di rado una precisa intenzione parodistica: mi riferisco in particolare a testi interamente costruiti col lessico dei suoi idoli polemici e che veicolano messaggi antitetici: ad esempio il lessico wagneriano di una poesia che solo a una lettura attenta si rivela diretta contro Wagner; la trama schopenhaueriana di un capitolo dello Zarathustra; o al fatto che una poesia apparentemente criptica dei Ditirambi di Dioniso si può agevolmente spiegare attraverso un’appunto giovanile tratto da Schiller.
Die Sprache der Bilder als chiffriertes Tasten. Versteckte Mythen und Anspielungen in Also sprach Zarathustra / Vivarelli, Vivetta. - STAMPA. - (2017), pp. 9-442.
Die Sprache der Bilder als chiffriertes Tasten. Versteckte Mythen und Anspielungen in Also sprach Zarathustra
VIVARELLI, VIVETTA
2017
Abstract
Il lavoro è incentrato su quella che, richiamandoci a una definizione di Giorgio Pasquali, potremmo chiamare l’arte allusiva di Nietzsche, come tacita forma d’intesa tra scrittore e lettore. Il suo passato di filologo classico alla Bonner Schule gli aveva trasmesso un’abilità straordinaria nell’affrontare i testi. Ma proprio questo addestramento filologico (tra l’altro paragonato ironicamente alla soluzione di rebus) gli conferisce e gli fa apprezzare la capacità di leggere dietro le righe, insieme al piacere estetico che si prova nella soluzione di un enigma. Di qui le strategie letterarie e i riferimenti ammiccanti di un messaggio filosofico che esce totalmente dagli schemi della filosofia tradizionale, in cui rimandi e richiami erano espliciti. Nietzsche presuppone quindi un lettore attento capace di cogliere i numerosi riferimenti letterari (ma anche musicali) che dissemina nei testi. Varie citazioni nascoste celano non di rado una precisa intenzione parodistica: mi riferisco in particolare a testi interamente costruiti col lessico dei suoi idoli polemici e che veicolano messaggi antitetici: ad esempio il lessico wagneriano di una poesia che solo a una lettura attenta si rivela diretta contro Wagner; la trama schopenhaueriana di un capitolo dello Zarathustra; o al fatto che una poesia apparentemente criptica dei Ditirambi di Dioniso si può agevolmente spiegare attraverso un’appunto giovanile tratto da Schiller.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.