Il contributo analizza alcune fonti cristiane prevalentemente dei secoli XII-XIV al fine di rintracciare le descrizioni/interpretazioni relative alla luce divina. Si tratta di testimonianze filosofiche, teologiche, liturgiche e di rivelazioni mistiche di area benedettina, minoritica e domenicana. Segnatamente vengono citati i testi di Bernardo da Chiaravalle, Roberto Grossatesta, Tommaso d’Aquino, Johannes Echkart, Johannes Tauler, Einrich Seuse, Hildegarde von Bingen, Mechtild von Magdeburg, Mechtild von Hackeborn, Gertrud von Hackeborn, Caterina da Siena. Si rileva come, nell’arco cronologico preso in esame, sia esistita una sorta di circolarità, o comunque una circolazione feconda, dei sintagmi concettuali relativi alla luce di Dio che è fluita dalla speculazione teologica, alla filosofia e alla teologia mistica, dalla liturgia all’esperienza “concreta” del divino realizzatasi attraverso visioni e rivelazioni. Insomma testi ed elaborazioni concettuali, rituali e spirituali hanno finito per contaminarsi felicemente gli uni con gli altri. E, altresì, si rileva l’occorrenza di una sorta di divisione di genere in base alle quale agli uomini sarebbe spettata la parola sapienziale ma tendenzialmente filosofica e teologica, mentre alle donne la parola sapienziale ma dichiaratamente mistica. This article aims to analyse some Christian sources of the thirteenth and fourteenth centuries, in order to trace the descriptions/interpretations concerning divine light. We can notice that, in the examined period, there was a friutful consensus of the conceptual syntagmas regarding this kind of light. This consensus flowed from theological speculation to philosophy and mystical theology, from liturgy to the divine "concrete" experience realized through visions and revelations. We can also notice the presence of a sort of gender division, according to ehich, the sapiential word, tendentially philosophical and theological belonged to men, while the sapiential, mystical word belonged to women.

La luce divina (XII-XIV secc.). Dalla liturgia alla teologia, alle esperienze mistiche. Alcune tracce / Isabella Gagliardi. - STAMPA. - (2016), pp. 69-87.

La luce divina (XII-XIV secc.). Dalla liturgia alla teologia, alle esperienze mistiche. Alcune tracce

Isabella Gagliardi
2016

Abstract

Il contributo analizza alcune fonti cristiane prevalentemente dei secoli XII-XIV al fine di rintracciare le descrizioni/interpretazioni relative alla luce divina. Si tratta di testimonianze filosofiche, teologiche, liturgiche e di rivelazioni mistiche di area benedettina, minoritica e domenicana. Segnatamente vengono citati i testi di Bernardo da Chiaravalle, Roberto Grossatesta, Tommaso d’Aquino, Johannes Echkart, Johannes Tauler, Einrich Seuse, Hildegarde von Bingen, Mechtild von Magdeburg, Mechtild von Hackeborn, Gertrud von Hackeborn, Caterina da Siena. Si rileva come, nell’arco cronologico preso in esame, sia esistita una sorta di circolarità, o comunque una circolazione feconda, dei sintagmi concettuali relativi alla luce di Dio che è fluita dalla speculazione teologica, alla filosofia e alla teologia mistica, dalla liturgia all’esperienza “concreta” del divino realizzatasi attraverso visioni e rivelazioni. Insomma testi ed elaborazioni concettuali, rituali e spirituali hanno finito per contaminarsi felicemente gli uni con gli altri. E, altresì, si rileva l’occorrenza di una sorta di divisione di genere in base alle quale agli uomini sarebbe spettata la parola sapienziale ma tendenzialmente filosofica e teologica, mentre alle donne la parola sapienziale ma dichiaratamente mistica. This article aims to analyse some Christian sources of the thirteenth and fourteenth centuries, in order to trace the descriptions/interpretations concerning divine light. We can notice that, in the examined period, there was a friutful consensus of the conceptual syntagmas regarding this kind of light. This consensus flowed from theological speculation to philosophy and mystical theology, from liturgy to the divine "concrete" experience realized through visions and revelations. We can also notice the presence of a sort of gender division, according to ehich, the sapiential word, tendentially philosophical and theological belonged to men, while the sapiential, mystical word belonged to women.
2016
978-88-6453-473-2
Trasparenze ed epifanie. Quando la luce diventa letteratura, arte, storia, scienza
69
87
Isabella Gagliardi
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