Pubblicazione e analisi storico-critica di due affreschi inediti riscoperti dietro al secondo altare a destra e al primo altare a sinistra nella basilica domenicana fiorentina di Santa Maria Novella. Il primo affresco, raffigurante il martirio della legione tebana capitanata da San Maurizio, era descritto da vasari che lo riferiva a Bruno, pittore compagno e amico di Buffalmacco la cui identità è ancora sfuggente. Tale riferimento sembra fondato e permette di avviare un tentativo di ricostruzione di questo pittore fiorentino, Bruno di Giovanni, cui viene riferito anche il secondo affresco ritrovato, frammento di una composizione con tre santi che presentano un donatore alla Vergine. Vengono analizzati i probabili committenti dei due affreschi, Guido da Campi capo delle milizie cittadine e il pianellaio Guglielmo di Bacherino. Con l'ausilio di alcuni rilievi si tenta una ricostruzione complessiva del sistema decorativo, illusionistico e narrativo più vasto in cui questi frammenti si inserivano in origine.
Le milizie tebane e altri affreschi ritrovati in Santa Maria Novella: una traccia per Bruno di Giovanni? / De Marchi, Andrea. - STAMPA. - (2016), pp. 97-121.
Le milizie tebane e altri affreschi ritrovati in Santa Maria Novella: una traccia per Bruno di Giovanni?
DE MARCHI, ANDREA
2016
Abstract
Pubblicazione e analisi storico-critica di due affreschi inediti riscoperti dietro al secondo altare a destra e al primo altare a sinistra nella basilica domenicana fiorentina di Santa Maria Novella. Il primo affresco, raffigurante il martirio della legione tebana capitanata da San Maurizio, era descritto da vasari che lo riferiva a Bruno, pittore compagno e amico di Buffalmacco la cui identità è ancora sfuggente. Tale riferimento sembra fondato e permette di avviare un tentativo di ricostruzione di questo pittore fiorentino, Bruno di Giovanni, cui viene riferito anche il secondo affresco ritrovato, frammento di una composizione con tre santi che presentano un donatore alla Vergine. Vengono analizzati i probabili committenti dei due affreschi, Guido da Campi capo delle milizie cittadine e il pianellaio Guglielmo di Bacherino. Con l'ausilio di alcuni rilievi si tenta una ricostruzione complessiva del sistema decorativo, illusionistico e narrativo più vasto in cui questi frammenti si inserivano in origine.File | Dimensione | Formato | |
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