Il contributo rilegge le descrizioni di città e di paesaggi nella Divina Commedia a partire dal presupposto che i paesaggi dell'oltremondo dantesco, pur nella loro dimensione metafisica, sono legati ai paesaggi terreni con continui richiami a luoghi o fenomeni del mondo. Un fenomeno della natura, una scena o un paesaggio diventano lo strumento per chiarire una intuizione difficilmente esprimibile in altro modo.Questi richiami documentano la complessità e l'ampiezza della cultura di Dante e consentono di parlare di una geografia di Dante fatta di luoghi reali, nei quali il poeta è vissuto e che ha guardato con occhi attenti o che ha sentito descrivere da chi vi è stato, e un'altra ancora, derivata dai sui studi, dalla conoscenza delle teorie sulla struttura del mondo e delle rappresentazioni cartografiche diffuse al suo tempo.
Paesaggi e città nella Divina Commedia / Azzari, Margherita. - STAMPA. - (2016), pp. 37-108.
Paesaggi e città nella Divina Commedia
AZZARI, MARGHERITA
2016
Abstract
Il contributo rilegge le descrizioni di città e di paesaggi nella Divina Commedia a partire dal presupposto che i paesaggi dell'oltremondo dantesco, pur nella loro dimensione metafisica, sono legati ai paesaggi terreni con continui richiami a luoghi o fenomeni del mondo. Un fenomeno della natura, una scena o un paesaggio diventano lo strumento per chiarire una intuizione difficilmente esprimibile in altro modo.Questi richiami documentano la complessità e l'ampiezza della cultura di Dante e consentono di parlare di una geografia di Dante fatta di luoghi reali, nei quali il poeta è vissuto e che ha guardato con occhi attenti o che ha sentito descrivere da chi vi è stato, e un'altra ancora, derivata dai sui studi, dalla conoscenza delle teorie sulla struttura del mondo e delle rappresentazioni cartografiche diffuse al suo tempo.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.