Lo studio delle dinamiche occorse sin ora, nel campo della produzione e del commercio di biomasse, rappresenta un passaggio importante per comprendere come l’economia dei Paesi potrà essere influenzata dalle politiche Comunitarie dirette alla promozione di biocombustibili. Il mercato europeo può essere suddiviso in due aree: i Paesi del Nord Europa in cui il fabbisogno di cippato, se non soddisfatto dalla produzione interna, viene prioritariamente coperto dalle importazioni provenienti dai Paesi Baltici e dalla Russia; i Paesi del Sud Europa in cui, il fabbisogno di cippato legnoso è in parte coperto dalle risorse provenienti dell’area Balcanica, oltreché di Francia, Germania e Austria (FAO, 2013)2. È questo il caso dell’Italia, che tra il 2000 ed il 2005 ha rappresentato l’importatore di cippato più attivo, non solo dall’area europea, ma anche dal Nord America (IEA Bioenergy, 2012). L’Italia è infatti il sesto Paese in Europa in termini di importazione di cippato da Paesi terzi (Pettenella, Andrighetto, 2011; FAO, 2013). Si tratta comunque di materiali non destinati esclusivamente alla produzione energetica, ma anche a produzione di pannelli in fibra e paste ad uso cartario (Gargiulo e Zoboli, 2007).

La domanda di biocombustibili solidi nell'area di cooperazione / Fagarazzi, C.; Tirinnanzi, A.. - STAMPA. - (2015), pp. 39-62.

La domanda di biocombustibili solidi nell'area di cooperazione

FAGARAZZI, CLAUDIO;TIRINNANZI, ALESSANDRO
2015

Abstract

Lo studio delle dinamiche occorse sin ora, nel campo della produzione e del commercio di biomasse, rappresenta un passaggio importante per comprendere come l’economia dei Paesi potrà essere influenzata dalle politiche Comunitarie dirette alla promozione di biocombustibili. Il mercato europeo può essere suddiviso in due aree: i Paesi del Nord Europa in cui il fabbisogno di cippato, se non soddisfatto dalla produzione interna, viene prioritariamente coperto dalle importazioni provenienti dai Paesi Baltici e dalla Russia; i Paesi del Sud Europa in cui, il fabbisogno di cippato legnoso è in parte coperto dalle risorse provenienti dell’area Balcanica, oltreché di Francia, Germania e Austria (FAO, 2013)2. È questo il caso dell’Italia, che tra il 2000 ed il 2005 ha rappresentato l’importatore di cippato più attivo, non solo dall’area europea, ma anche dal Nord America (IEA Bioenergy, 2012). L’Italia è infatti il sesto Paese in Europa in termini di importazione di cippato da Paesi terzi (Pettenella, Andrighetto, 2011; FAO, 2013). Si tratta comunque di materiali non destinati esclusivamente alla produzione energetica, ma anche a produzione di pannelli in fibra e paste ad uso cartario (Gargiulo e Zoboli, 2007).
2015
978-88-7781-907-1
Strumenti per lo sviluppo di filiere biomassa energia di qualità: approcci operativi per garantire la sostenibilità ambientale e sociale
39
62
Fagarazzi, C.; Tirinnanzi, A.
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