L'articolo pone come oggetto di studio la circolazione e la disseminazione manoscritta della sonata a tre di ambito romano nell'Europa tra Sei e Settecento, indagata secondo la prospettiva offerta da recenti studi incentrati sulla 'geografia' dei fenomeni culturali. Riallacciandosi, infatti, a una lunga tradizione di indagine, che da Dionisotti arriva fino a Franco Moretti e al recente Atlante della letteratura italiana, questi studi hanno riformulato il concetto di spazio culturale e geografico e posto al centro dell’indagine l’intreccio proficuo tra il «sapere dello spazio» e il «sapere del tempo», ovvero l’incrocio tra i dati storici e la loro distribuzione nello spazio. Questo modo di ri-considerare la geografia fortemente legata all’evolversi di fenomeni culturali di più ampia portata trova un suo particolare campo di interesse proprio nel caso della sonata a tre romana pre-corelliana. Le sonate a tre di compositori come Lelio Colista, Alessandro Stradella e Carlo Ambrogio Lonati sono oggi note proprio grazie ad un numero cospicuo di fonti manoscritte conservate nelle biblioteche di mezza Europa. Tali fonti testimoniano non solo la diffusione di queste musiche Oltralpe, ma consentono oggi di verificare in che modo il genere della sonata a tre pre-corelliana fu accolta e assimilata in altri territori e in altri contesti culturali, in special modo in quello inglese degli ultimi decenni del Seicento.
Mapping the Roman trio sonata before Corelli. History, geography and dissemination / D'Ovidio, Antonella. - STAMPA. - (2018), pp. 81-111.
Mapping the Roman trio sonata before Corelli. History, geography and dissemination
Antonella D'ovidio
2018
Abstract
L'articolo pone come oggetto di studio la circolazione e la disseminazione manoscritta della sonata a tre di ambito romano nell'Europa tra Sei e Settecento, indagata secondo la prospettiva offerta da recenti studi incentrati sulla 'geografia' dei fenomeni culturali. Riallacciandosi, infatti, a una lunga tradizione di indagine, che da Dionisotti arriva fino a Franco Moretti e al recente Atlante della letteratura italiana, questi studi hanno riformulato il concetto di spazio culturale e geografico e posto al centro dell’indagine l’intreccio proficuo tra il «sapere dello spazio» e il «sapere del tempo», ovvero l’incrocio tra i dati storici e la loro distribuzione nello spazio. Questo modo di ri-considerare la geografia fortemente legata all’evolversi di fenomeni culturali di più ampia portata trova un suo particolare campo di interesse proprio nel caso della sonata a tre romana pre-corelliana. Le sonate a tre di compositori come Lelio Colista, Alessandro Stradella e Carlo Ambrogio Lonati sono oggi note proprio grazie ad un numero cospicuo di fonti manoscritte conservate nelle biblioteche di mezza Europa. Tali fonti testimoniano non solo la diffusione di queste musiche Oltralpe, ma consentono oggi di verificare in che modo il genere della sonata a tre pre-corelliana fu accolta e assimilata in altri territori e in altri contesti culturali, in special modo in quello inglese degli ultimi decenni del Seicento.File | Dimensione | Formato | |
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