"Jaime" è un mediometraggio dedicato al caso clinico di Jaime Fernandes, un contadino nato in un villaggio del nord-est del Portogallo che fu internato all’ospedale psichiatrico Miguel Bombarda di Lisbona nel 1938, con la diagnosi di schizofrenia, e vi restò per 31 anni. Gli ultimi anni della vita di Jaime furono caratterizzati da una frenetica attività di pittore e disegnatore, di cui il film si propone di dar conto partendo dalle opere sopravvissute. Il film esprime in modo esemplare il clima culturale degli anni Settanta, in cui il tema della follia era al centro di riflessioni filosofiche, politiche e mediche, dagli studi di Foucault al movimento internazionale dell’antipsichiatria, fino ad alcuni film militanti come "Matti da slegare" (1975).
L’occhio del panopticon. Filmare la pittura in "Jaime" di António Reis / Federico, Pierotti. - STAMPA. - (2017), pp. 129-141.
L’occhio del panopticon. Filmare la pittura in "Jaime" di António Reis
Federico Pierotti
2017
Abstract
"Jaime" è un mediometraggio dedicato al caso clinico di Jaime Fernandes, un contadino nato in un villaggio del nord-est del Portogallo che fu internato all’ospedale psichiatrico Miguel Bombarda di Lisbona nel 1938, con la diagnosi di schizofrenia, e vi restò per 31 anni. Gli ultimi anni della vita di Jaime furono caratterizzati da una frenetica attività di pittore e disegnatore, di cui il film si propone di dar conto partendo dalle opere sopravvissute. Il film esprime in modo esemplare il clima culturale degli anni Settanta, in cui il tema della follia era al centro di riflessioni filosofiche, politiche e mediche, dagli studi di Foucault al movimento internazionale dell’antipsichiatria, fino ad alcuni film militanti come "Matti da slegare" (1975).I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.