Il saggio è il cap. 12 del libro "Piccoli Spazi Urbani. Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale". Descrive un metodo originale di rilievo e descrizione (“mappatura”) degli spazi residuali urbani in contesti storici. Tale metodo è stato applicato in un percorso pilota all’interno del perimetro UNESCO del centro storico di Firenze, che corrisponde, per sommi capi, al decumano del castrum romano. Un metodo di analisi, detto delle Manifestazioni e delle Cause, è stato ibridato con una tecnica di conoscenza degli spazi (antropici o naturali) definita strollology (Burckhard), conosciuta anche come “scienza della passeggiata”. In estrema sintesi, si può dire che la tecnica della passeggiata ha rappresentato la modalità con la quale si è svolta l’esplorazione dello spazio urbano (anche finalizzata all’individuazione dei potenziali spazi residuali da analizzare); il metodo delle Manifestazioni e delle Cause la modalità con la quale ogni singolo spazio individuato è stato letto e interpretato. L’operazione preliminare, che ha preceduto l’analisi degli spazi, si è svolta attraverso due sopralluoghi (uno nell’autunno del 2016 e l’altro nella primavera del 2017, per temperare l’incidenza dei fattori climatici) con l’obiettivo di rilevare un insieme di dati, informazioni, suggestioni, sensazioni ed esperienze utili allo studio e all’approfondimento delle caratteristiche degli spazi residuali nello scenario urbano analizzato. Grazie ai due sopralluoghi sono stati individuati 18 spazi residuali; per ognuno di essi è stata redatta una scheda di analisi e di lettura. Le schede, attraverso fotografie, diagrammi, schizzi e parti testuali, non solo riportano lo stato “oggettivo” dei luoghi, ma anche le particolari atmosfere, le relazioni immateriali e le sensazioni che l’esperienza diretta di tali spazi ha suscitato nei ricercatori durante i sopralluoghi. Le schede offrono una sorta di radiografia emozionale degli spazi residuali della città e rappresentano un utile strumento di conoscenza e interpretazione dello stato dei luoghi analizzati. Nel futuro potranno essere utilizzate come base di partenza per determinare obiettivi, strategie e priorità degli interventi di riqualificazione. Limitatamente agli spazi ‘attivi’ e abitati. Limitatamente agli spazi “attivi” e frequentati, il metodo d’indagine è pensato per essere integrato con la descrizione verbale degli spazi da parte dei loro abitanti. In questo modo, i fenomeni qui analizzati attraverso uno strumento con finalità più euristiche potranno essere utilmente approfonditi e corroborati mediante strumenti di indagine più strutturati (quali, ad esempio, i questionari e le interviste in profondità) orientati a descriverli distributivamente.

Un'ipotesi di esplorazione e lettura degli spazi residuali del centro storico di Firenze / Antonio, Lauria; Luigi, Vessella. - STAMPA. - (2017), pp. 329-364.

Un'ipotesi di esplorazione e lettura degli spazi residuali del centro storico di Firenze

Antonio Lauria;Luigi Vessella
2017

Abstract

Il saggio è il cap. 12 del libro "Piccoli Spazi Urbani. Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale". Descrive un metodo originale di rilievo e descrizione (“mappatura”) degli spazi residuali urbani in contesti storici. Tale metodo è stato applicato in un percorso pilota all’interno del perimetro UNESCO del centro storico di Firenze, che corrisponde, per sommi capi, al decumano del castrum romano. Un metodo di analisi, detto delle Manifestazioni e delle Cause, è stato ibridato con una tecnica di conoscenza degli spazi (antropici o naturali) definita strollology (Burckhard), conosciuta anche come “scienza della passeggiata”. In estrema sintesi, si può dire che la tecnica della passeggiata ha rappresentato la modalità con la quale si è svolta l’esplorazione dello spazio urbano (anche finalizzata all’individuazione dei potenziali spazi residuali da analizzare); il metodo delle Manifestazioni e delle Cause la modalità con la quale ogni singolo spazio individuato è stato letto e interpretato. L’operazione preliminare, che ha preceduto l’analisi degli spazi, si è svolta attraverso due sopralluoghi (uno nell’autunno del 2016 e l’altro nella primavera del 2017, per temperare l’incidenza dei fattori climatici) con l’obiettivo di rilevare un insieme di dati, informazioni, suggestioni, sensazioni ed esperienze utili allo studio e all’approfondimento delle caratteristiche degli spazi residuali nello scenario urbano analizzato. Grazie ai due sopralluoghi sono stati individuati 18 spazi residuali; per ognuno di essi è stata redatta una scheda di analisi e di lettura. Le schede, attraverso fotografie, diagrammi, schizzi e parti testuali, non solo riportano lo stato “oggettivo” dei luoghi, ma anche le particolari atmosfere, le relazioni immateriali e le sensazioni che l’esperienza diretta di tali spazi ha suscitato nei ricercatori durante i sopralluoghi. Le schede offrono una sorta di radiografia emozionale degli spazi residuali della città e rappresentano un utile strumento di conoscenza e interpretazione dello stato dei luoghi analizzati. Nel futuro potranno essere utilizzate come base di partenza per determinare obiettivi, strategie e priorità degli interventi di riqualificazione. Limitatamente agli spazi ‘attivi’ e abitati. Limitatamente agli spazi “attivi” e frequentati, il metodo d’indagine è pensato per essere integrato con la descrizione verbale degli spazi da parte dei loro abitanti. In questo modo, i fenomeni qui analizzati attraverso uno strumento con finalità più euristiche potranno essere utilmente approfonditi e corroborati mediante strumenti di indagine più strutturati (quali, ad esempio, i questionari e le interviste in profondità) orientati a descriverli distributivamente.
2017
9788820767457
Piccoli Spazi Urbani. Valorizzazione degli spazi residuali in contesti storici e qualità sociale
329
364
Antonio, Lauria; Luigi, Vessella
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