Nel contesto geografico e morfologico della Valdichiana con la sua complessa storia di trasformazioni idrauliche e agrarie, un ruolo particolare è rivestito dal territorio di Chiusi, da sempre luogo di confine, paesaggio di interfaccia e ambito di transizione, tra la terra e le acque, tra il dominio dello Stato Pontificio e quello del Granducato di Toscana, tra influenza culturale e politica fiorentina e romana. La storia degli sguardi e delle narrazioni multidisciplinari sui monumenti archeologici di Chiusi appare strettamente intrecciata alla comprensione ed interpretazione del paesaggio produttivo che li accoglie e, nei racconti dei viaggiatori, la descrizione degli affreschi o della conformazione delle tombe viene spesso preceduta o seguita da considerazioni sulle coltivazioni e sulle pratiche agricole. Oggi le peculiarità ambientali e culturali della Passeggiata archeologica chiusina suggeriscono numerose e differenziate potenzialità di valorizzazione e fruizione di questo articolato sistema di connessioni spaziali e temporali, integrato nel paesaggio rurale che lo ha generato. I temi della segnaletica, della traduzione e comunicazione dei contenuti storico-archeologici, paesaggistici e botanici, della riproposizione delle narrazioni dei viaggiatori, dell’integrazione tra archeologie e paesaggio agrario, possono essere esplorati attraverso un progetto culturale unitario che proponga strategie, azioni e processi finalizzati ad una conservazione attiva e inventiva di tutte le componenti di questa porzione di territorio.
Le trasformazioni del contesto paesaggistico. Dalla passeggiata archeologica alla conservazione attiva del paesaggio / Tessa, Matteini. - STAMPA. - (2015), pp. 97-104.
Le trasformazioni del contesto paesaggistico. Dalla passeggiata archeologica alla conservazione attiva del paesaggio
Tessa Matteini
2015
Abstract
Nel contesto geografico e morfologico della Valdichiana con la sua complessa storia di trasformazioni idrauliche e agrarie, un ruolo particolare è rivestito dal territorio di Chiusi, da sempre luogo di confine, paesaggio di interfaccia e ambito di transizione, tra la terra e le acque, tra il dominio dello Stato Pontificio e quello del Granducato di Toscana, tra influenza culturale e politica fiorentina e romana. La storia degli sguardi e delle narrazioni multidisciplinari sui monumenti archeologici di Chiusi appare strettamente intrecciata alla comprensione ed interpretazione del paesaggio produttivo che li accoglie e, nei racconti dei viaggiatori, la descrizione degli affreschi o della conformazione delle tombe viene spesso preceduta o seguita da considerazioni sulle coltivazioni e sulle pratiche agricole. Oggi le peculiarità ambientali e culturali della Passeggiata archeologica chiusina suggeriscono numerose e differenziate potenzialità di valorizzazione e fruizione di questo articolato sistema di connessioni spaziali e temporali, integrato nel paesaggio rurale che lo ha generato. I temi della segnaletica, della traduzione e comunicazione dei contenuti storico-archeologici, paesaggistici e botanici, della riproposizione delle narrazioni dei viaggiatori, dell’integrazione tra archeologie e paesaggio agrario, possono essere esplorati attraverso un progetto culturale unitario che proponga strategie, azioni e processi finalizzati ad una conservazione attiva e inventiva di tutte le componenti di questa porzione di territorio.File | Dimensione | Formato | |
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