Equità nell’imposizione immmobiliare tra modifiche recenti e riforme prospettate

Negli ultimi anni l’imposizione immobiliare in Italia è stata oggetto di numerosi cambiamenti per lo più sotto la pressione del rientro del deficit, da un lato, o delle competizioni elettorali, dall’altro. Recentemente, la Legge di Stabilità per il 2016 ha previsto l’abolizione dell’imposta sulla proprietà dell’abitazione principale, la tasi, così oggi la casa di abitazione in Italia è libera da prelievi, sia ai fini imu/tasi che ai fini irpef1. L’imposizione immobiliare è, quindi, basata solo sulle seconde case, tassate ai fini imu, se sfitte e non situate nello stesso comune dell’abitazione principale, e ai fini imu, irpef e secondo il regime della cedolare secca negli altri casi. In questa analisi viene esaminata la distribuzione del patrimonio e dell’imposizione immobiliare, sulle prime case e le altre abitazioni, per condizioni economiche familiari, al fine di dar conto delle possibili conseguenze sotto il profilo dell’equità delle scelte fatte e di quelle rimandate. Dopo aver analizzato l’effetto distributivo dei recenti interventi normativi sulla fiscalità sul patrimonio immobiliare, si dedicherà particolare attenzione al tema della rivalutazione catastale, come strumento di equità e intervento di policy caldeggiato dall’Europa.