Partendo da un ricordo personale l'articolo ricostruisce i rapporti del potere imperiale ottomano e quello nazionalista turco con gli ebrei. Se l'inizio del processo di modernizzazione ottomana comporta la marginalizzazione politica ed economica degli ebrei rispetto le comunità cristiane, il nazionalismo turco e la sua pretesa purità, creano tra la repubblica turca e gli ebrei, un rapporto di forte ambiguità. Mentre implicite ed esplicite richieste di assimilazione ed episodi di violenza spingono la maggioranza degli ebrei ad emigrare, i rimanenti scelgono il silenzio. Difficoltà identitarie che ne conseguono spingono giovani generazioni di ebrei a cercare di ricostruire la memoria taciuta. Tale dolorosa e difficile ricerca è testimoniata in particolare da Sevim Burak e da Mario Levi, uno dei maggiori romanzieri dell'attuale panorama letterario turco.
Essere ebrei in Turchia / Ayse Saracgil. - STAMPA. - (2017), pp. 395-406.
Essere ebrei in Turchia
Ayse Saracgil
2017
Abstract
Partendo da un ricordo personale l'articolo ricostruisce i rapporti del potere imperiale ottomano e quello nazionalista turco con gli ebrei. Se l'inizio del processo di modernizzazione ottomana comporta la marginalizzazione politica ed economica degli ebrei rispetto le comunità cristiane, il nazionalismo turco e la sua pretesa purità, creano tra la repubblica turca e gli ebrei, un rapporto di forte ambiguità. Mentre implicite ed esplicite richieste di assimilazione ed episodi di violenza spingono la maggioranza degli ebrei ad emigrare, i rimanenti scelgono il silenzio. Difficoltà identitarie che ne conseguono spingono giovani generazioni di ebrei a cercare di ricostruire la memoria taciuta. Tale dolorosa e difficile ricerca è testimoniata in particolare da Sevim Burak e da Mario Levi, uno dei maggiori romanzieri dell'attuale panorama letterario turco.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.