Il saggio analizza alcuni esempi di trattatistica di direzione di coscienza rivolti al pubblico femminile alla luce della 'pastorale dell'amore' che si afferma dal XIII in avanti e, in particolare, focalizza i sistemi logico argomentitivi con i quali i padri spirituali si preoccupavano di far progredire le devote lungo il cammino dell'elevazione spirituale. Si rileva come il cosiddetto 'matrimonio mistico' con Cristo, prospettato alla donna quale mezzo per eccellenza di progresso dell'anima, fosse in realtà un elemento ambiguo. In virtù del rapporti matrimoniale con il Creatore, infatti, la donna veniva legittimata a sentirsi 'eletta' ma, così facendo, potenzialmente avrebbe potuto anche bypassare il padre spirituale: la prossimità allo Sposo divino, infatti, avrebbe potuto configurarsi come elemento principe della legittimazione e, di conseguenza, dell'autonomia spirituale di lei. Richiamando, invece, la devota all'umiltà e avocando a sé il ministero di discrezione degli spiriti, il padre spirituale non soltanto evitava quel rischio, ma si poneva quale verificatore necessario e costante del rapporto sponsale dell'anima con Dio. Tutto ciò finiva, dunque, per tracciare confini molto precisi all'autonomia spirituale della devota sposa di Cristo che, fermo restando lo sposalizio mistico con il Creatore, non poteva né, alla fine, neppure voleva sciogliersi dal legame di obbedienza che la vincolava al direttore di coscienza.
"Manipolare" le coscienze e persuadere spiritualmente. La trattatistica religiosa rivolta alle donne / Isabella Gagliardi. - STAMPA. - (2018), pp. 329-353.
"Manipolare" le coscienze e persuadere spiritualmente. La trattatistica religiosa rivolta alle donne
Isabella Gagliardi
2018
Abstract
Il saggio analizza alcuni esempi di trattatistica di direzione di coscienza rivolti al pubblico femminile alla luce della 'pastorale dell'amore' che si afferma dal XIII in avanti e, in particolare, focalizza i sistemi logico argomentitivi con i quali i padri spirituali si preoccupavano di far progredire le devote lungo il cammino dell'elevazione spirituale. Si rileva come il cosiddetto 'matrimonio mistico' con Cristo, prospettato alla donna quale mezzo per eccellenza di progresso dell'anima, fosse in realtà un elemento ambiguo. In virtù del rapporti matrimoniale con il Creatore, infatti, la donna veniva legittimata a sentirsi 'eletta' ma, così facendo, potenzialmente avrebbe potuto anche bypassare il padre spirituale: la prossimità allo Sposo divino, infatti, avrebbe potuto configurarsi come elemento principe della legittimazione e, di conseguenza, dell'autonomia spirituale di lei. Richiamando, invece, la devota all'umiltà e avocando a sé il ministero di discrezione degli spiriti, il padre spirituale non soltanto evitava quel rischio, ma si poneva quale verificatore necessario e costante del rapporto sponsale dell'anima con Dio. Tutto ciò finiva, dunque, per tracciare confini molto precisi all'autonomia spirituale della devota sposa di Cristo che, fermo restando lo sposalizio mistico con il Creatore, non poteva né, alla fine, neppure voleva sciogliersi dal legame di obbedienza che la vincolava al direttore di coscienza.File | Dimensione | Formato | |
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