IT. Oggi, lo studio della progettazione come strumento di ricerca è uno dei temi centrali del dibattito culturale anche nell’architettura del paesaggio, ed è quindi un campo aperto e in continua evoluzione. Come funziona il processo progettuale nell’architettura del paesaggio? La ricerca indaga sul tema sperimentando una lettura non convenzionale del processo progettuale (Reverse Reading) al fine di apportare nuovi contributi e ispirazioni al dibattito in corso. In che modo è possibile capire il funzionamento del processo progettuale partendo dal risultato del progetto? Quali implicazioni possono derivare dalla teoria e pratica applicando questo metodo al progetto di paesaggio? Partendo dal risultato (l’opera realizzata o la cui progettazione sia stata già completata) l’obiettivo è capire come il progetto sia stato pensato e scoprire le fasi, gli strumenti e le pratiche che ricoprono un ruolo fondamentale all’interno del percorso progettuale. Dalle ricerche effettuate non sono emersi studi che apertamente dichiarino di applicare un metodo di lettura inversa all’analisi e comprensione del processo nel progetto di paesaggio. È un campo quindi ancora poco battuto nella nostra materia e aperto a cooperazioni con discipline attigue che potrebbero in qualche modo contribuire all’avanzamento dello studio. Il lavoro della Exploratory Design Research si inserisce in questo spazio di ricerca ancora poco esplorato (knowledge gap) nell’ambito dell’architettura del paesaggio per testare il Reverse Reading applicandolo ad un caso studio, lo studio J&L Gibbons con sede a Londra. Un periodo di research in residence nello studio J&L Gibbons, ha permesso di ripercorrere il processo progettuale che caratterizza l’attività di questa pratica professionale, analizzando dieci progetti scelti tra quelli che si distinguono per gli aspetti innovativi del processo. Nella prima fase di ricerca è stato necessario codificare un sistema aperto in grado di guidare la lettura interpretativa dei dieci progetti analizzati. Il risultato è stata una tassonomia di pratiche e strumenti comunemente utilizzati nella progettazione del paesaggio. La fase successiva è stata quella della research in residence (Exploratory Design Research). I tre mesi dedicati a questo periodo di studio sono stati interessati dell’osservazione dei progetti e dall’analisi delle informazioni necessarie alla lettura del processo progettuale, sono state raccolte interviste ai progettisti e ai collaboratori coinvolti, i dati sono stati messi assieme e organizzati seguendo una logica che rendesse quanto più chiara la successione delle fasi progettuali e le peculiarità del processo (Fieldnotes). Parallelamente è avvenuta la codifica verticale dei dati che ha messo in luce la relazione esistente tra fasi progettuali, strumenti, pratiche, attori e fattori esterni. Queste relazioni sono state verificate continuamente attraverso un processo iterativo tra pensiero induttivo e deduttivo, scomponendo e ricomponendo le fasi del processo progettuale. Le informazioni sono state narrate in racconti (Design Tale) e graficizzate sotto forma di mappe sintetiche (Design Map). La codifica selettiva dei dati precedentemente raccolti e il confronto orizzontale delle mappe ha permesso di individuare le fasi decisive del processo progettuale, gli strumenti e le pratiche ricorrenti, quelle invece che si verificano eccezionalmente, gli attori che hanno recitato costantemente come ‘protagonisti’ e le ‘comparse’ che hanno avuto un ruolo decisivo nel progetto. La ricerca, attraverso l’esplorazione, il racconto e il confronto dei casi studio, ha messo in evidenza quali sono gli esiti dell’applicazione pratica del Reverse Reading sulla progettazione del paesaggio. La discussione dei risultati ha consentito di riflettere sull’attività dello studio J&L Gibbons, sul metodo sperimentato e sulle implicazioni che una ricerca simile ha nella teoria e nella pratica. L’applicazione di questa strategia di ricerca a studi simili potrebbe aprire a sviluppi futuri prospettando scenari in cui teoria, pratica e critica ricomincino a dialogare in uno scambio costante di sapere e conoscenze, nutrendo cultura e tecnica dell’architettura del paesaggio. EN. In this thesis the design process in landscape architecture is explored by studying it as a research tool. How does the design process work in landscape architecture? This is one of the central themes of the academic and professional debate in landscape architecture. However, learning from the process when it’s already complete is a challenging process. Is it possible to understand how the design process works starting from the design outcome? What implications can derive from the theory of landscape architecture by applying this method? The research arises from these considerations and applies a non-conventional Reverse Reading on the design process in order to achieve different contributions and to provide new inspirations to nurture the ongoing debate. The research aim is to understand how the project evolved starting from the design outcome, learning from the stages, the tools and the practices that played a strategic role within the design process. The literature research has revealed no study that openly declares to apply a "reverse” technique to analyze and to understand the design process in landscape architecture. Therefore, this is a field still open to possible interactions with other disciplines with the purpose to explore the potentials of non-conventional approaches applied on landscape architecture. The methodological framework is under the Design Research umbrella opened for cross-fertilization between the research for design and the research through designing methods. The Exploratory Design Research should provide an important input to fill the knowledge gap. The exploration on a professional practice is the research strategy to test the hypothesis investigating the common ground of theory and practice. J&L Gibbons landscape architects were chosen as the case study because of their innovative design thinking integrated with research and transferring of knowledge. The analysis of ten projects already planned was the strategy to generate evidence by collecting, testing and narrating the distinctive features that have affected the design process. In a first stage, it was necessary to codify an open-system able to drive the interpretative reading of the ten chosen projects. The achievement was a practice-tools taxonomy commonly used in landscape design. The three months, spent in London during the research in residence, were the occasion to deepen the case study and to collect useful data to read in reverse the design process. The interviews were structured following logic to make clear the succession of the project stages and the peculiarity of the process (Fieldnotes). At the same time, it was necessary to clarify the connection amongst the design stages, tools, practices, actors and external factors involved in the process. These relationships have been repeatedly tested and verified through an iterative process between inductive and deductive thinking, deconstructing and recomposing the design process stages. The ten projects are narrated (Design Tale) and outlined in synthetic maps (Design Map). The selective coding method and the comparison of the maps allowed to identify the key stages of the design process, the recurrent tools and practices, even the exceptional ones. At the same time, it was possible to recognize the actors and the extra ingredients which played a significant role in the project progression. Through the Exploratory Design Research, the study has highlighted the results of this application. This research allowed to reflect on J&L Gibbons’ professional activity, the Reverse Reading tested and the implications between theory and practice. Applying this research strategy to similar case studies could lead to new developments by suggesting future scenarios where theory, practice and critique could be able to dialogue in a constant exchange of knowledge, nurturing both culture and technique in landscape architecture.

Landscape designing process reverse reading. Exploratory design research on J&L Gibbons studio / Mezzapesa Claudia. - (2018).

Landscape designing process reverse reading. Exploratory design research on J&L Gibbons studio.

Mezzapesa Claudia
2018

Abstract

IT. Oggi, lo studio della progettazione come strumento di ricerca è uno dei temi centrali del dibattito culturale anche nell’architettura del paesaggio, ed è quindi un campo aperto e in continua evoluzione. Come funziona il processo progettuale nell’architettura del paesaggio? La ricerca indaga sul tema sperimentando una lettura non convenzionale del processo progettuale (Reverse Reading) al fine di apportare nuovi contributi e ispirazioni al dibattito in corso. In che modo è possibile capire il funzionamento del processo progettuale partendo dal risultato del progetto? Quali implicazioni possono derivare dalla teoria e pratica applicando questo metodo al progetto di paesaggio? Partendo dal risultato (l’opera realizzata o la cui progettazione sia stata già completata) l’obiettivo è capire come il progetto sia stato pensato e scoprire le fasi, gli strumenti e le pratiche che ricoprono un ruolo fondamentale all’interno del percorso progettuale. Dalle ricerche effettuate non sono emersi studi che apertamente dichiarino di applicare un metodo di lettura inversa all’analisi e comprensione del processo nel progetto di paesaggio. È un campo quindi ancora poco battuto nella nostra materia e aperto a cooperazioni con discipline attigue che potrebbero in qualche modo contribuire all’avanzamento dello studio. Il lavoro della Exploratory Design Research si inserisce in questo spazio di ricerca ancora poco esplorato (knowledge gap) nell’ambito dell’architettura del paesaggio per testare il Reverse Reading applicandolo ad un caso studio, lo studio J&L Gibbons con sede a Londra. Un periodo di research in residence nello studio J&L Gibbons, ha permesso di ripercorrere il processo progettuale che caratterizza l’attività di questa pratica professionale, analizzando dieci progetti scelti tra quelli che si distinguono per gli aspetti innovativi del processo. Nella prima fase di ricerca è stato necessario codificare un sistema aperto in grado di guidare la lettura interpretativa dei dieci progetti analizzati. Il risultato è stata una tassonomia di pratiche e strumenti comunemente utilizzati nella progettazione del paesaggio. La fase successiva è stata quella della research in residence (Exploratory Design Research). I tre mesi dedicati a questo periodo di studio sono stati interessati dell’osservazione dei progetti e dall’analisi delle informazioni necessarie alla lettura del processo progettuale, sono state raccolte interviste ai progettisti e ai collaboratori coinvolti, i dati sono stati messi assieme e organizzati seguendo una logica che rendesse quanto più chiara la successione delle fasi progettuali e le peculiarità del processo (Fieldnotes). Parallelamente è avvenuta la codifica verticale dei dati che ha messo in luce la relazione esistente tra fasi progettuali, strumenti, pratiche, attori e fattori esterni. Queste relazioni sono state verificate continuamente attraverso un processo iterativo tra pensiero induttivo e deduttivo, scomponendo e ricomponendo le fasi del processo progettuale. Le informazioni sono state narrate in racconti (Design Tale) e graficizzate sotto forma di mappe sintetiche (Design Map). La codifica selettiva dei dati precedentemente raccolti e il confronto orizzontale delle mappe ha permesso di individuare le fasi decisive del processo progettuale, gli strumenti e le pratiche ricorrenti, quelle invece che si verificano eccezionalmente, gli attori che hanno recitato costantemente come ‘protagonisti’ e le ‘comparse’ che hanno avuto un ruolo decisivo nel progetto. La ricerca, attraverso l’esplorazione, il racconto e il confronto dei casi studio, ha messo in evidenza quali sono gli esiti dell’applicazione pratica del Reverse Reading sulla progettazione del paesaggio. La discussione dei risultati ha consentito di riflettere sull’attività dello studio J&L Gibbons, sul metodo sperimentato e sulle implicazioni che una ricerca simile ha nella teoria e nella pratica. L’applicazione di questa strategia di ricerca a studi simili potrebbe aprire a sviluppi futuri prospettando scenari in cui teoria, pratica e critica ricomincino a dialogare in uno scambio costante di sapere e conoscenze, nutrendo cultura e tecnica dell’architettura del paesaggio. EN. In this thesis the design process in landscape architecture is explored by studying it as a research tool. How does the design process work in landscape architecture? This is one of the central themes of the academic and professional debate in landscape architecture. However, learning from the process when it’s already complete is a challenging process. Is it possible to understand how the design process works starting from the design outcome? What implications can derive from the theory of landscape architecture by applying this method? The research arises from these considerations and applies a non-conventional Reverse Reading on the design process in order to achieve different contributions and to provide new inspirations to nurture the ongoing debate. The research aim is to understand how the project evolved starting from the design outcome, learning from the stages, the tools and the practices that played a strategic role within the design process. The literature research has revealed no study that openly declares to apply a "reverse” technique to analyze and to understand the design process in landscape architecture. Therefore, this is a field still open to possible interactions with other disciplines with the purpose to explore the potentials of non-conventional approaches applied on landscape architecture. The methodological framework is under the Design Research umbrella opened for cross-fertilization between the research for design and the research through designing methods. The Exploratory Design Research should provide an important input to fill the knowledge gap. The exploration on a professional practice is the research strategy to test the hypothesis investigating the common ground of theory and practice. J&L Gibbons landscape architects were chosen as the case study because of their innovative design thinking integrated with research and transferring of knowledge. The analysis of ten projects already planned was the strategy to generate evidence by collecting, testing and narrating the distinctive features that have affected the design process. In a first stage, it was necessary to codify an open-system able to drive the interpretative reading of the ten chosen projects. The achievement was a practice-tools taxonomy commonly used in landscape design. The three months, spent in London during the research in residence, were the occasion to deepen the case study and to collect useful data to read in reverse the design process. The interviews were structured following logic to make clear the succession of the project stages and the peculiarity of the process (Fieldnotes). At the same time, it was necessary to clarify the connection amongst the design stages, tools, practices, actors and external factors involved in the process. These relationships have been repeatedly tested and verified through an iterative process between inductive and deductive thinking, deconstructing and recomposing the design process stages. The ten projects are narrated (Design Tale) and outlined in synthetic maps (Design Map). The selective coding method and the comparison of the maps allowed to identify the key stages of the design process, the recurrent tools and practices, even the exceptional ones. At the same time, it was possible to recognize the actors and the extra ingredients which played a significant role in the project progression. Through the Exploratory Design Research, the study has highlighted the results of this application. This research allowed to reflect on J&L Gibbons’ professional activity, the Reverse Reading tested and the implications between theory and practice. Applying this research strategy to similar case studies could lead to new developments by suggesting future scenarios where theory, practice and critique could be able to dialogue in a constant exchange of knowledge, nurturing both culture and technique in landscape architecture.
2018
Gabriele Paolinelli, Enrico Falqui, Johanna Gibbons
ITALIA
Mezzapesa Claudia
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