Il contributo riporta spunti di riflessioni e progetti che indagano sulla capacità degli spazi effimeri, per propria natura destinati a ‘spegnersi’, di introdurre una prospettiva trasversale nel progetto di architettura e città diventando occasione per prefigurare visioni possibili, modellate su un patrimonio di memorie, riposizionando un ulteriore layer di senso su uno sfondo durevole. La riflessione documenta un modus operandi che, attraverso operazioni progettuali finalizzate ad eventi temporanei, reinterpreta luoghi e architetture di un contesto storico che rappresenta il filo rosso delle cinque realizzazioni, quattro delle quali nel Centro storico di Firenze, documentate nel volume in cui il contributo si inserisce. Partendo quindi da una prima fase di esplorazione del contesto ed interpretazione del suo genius loci, con la sua storia e la sua memoria, i progetti di installazione arrivano, da un lato in maniera puntuale alla formulazione di una possibile, alternativa visione del contesto stesso, dall’altro potenzialmente individuano aspettative e nuove vocazioni dei luoghi d’intervento che l’evento temporaneo può mettere in luce in una sorta di processo maieutico definito su scale di relazione che vanno ‘oltre’ il contesto stesso. In questo senso è possibile ipotizzare le seguenti fasi di questo processo progettuale: dall’individuazione dei Contesti d’intervento all’Esplorazione; dal Concept e Progetto fino alla Realizzazione e Valutazione dei risultati.

Spazi effimeri in contesti storici. Tra permanenza e temporaneità / antonio capestro. - STAMPA. - (2018), pp. 14-41.

Spazi effimeri in contesti storici. Tra permanenza e temporaneità

antonio capestro
Writing – Review & Editing
2018

Abstract

Il contributo riporta spunti di riflessioni e progetti che indagano sulla capacità degli spazi effimeri, per propria natura destinati a ‘spegnersi’, di introdurre una prospettiva trasversale nel progetto di architettura e città diventando occasione per prefigurare visioni possibili, modellate su un patrimonio di memorie, riposizionando un ulteriore layer di senso su uno sfondo durevole. La riflessione documenta un modus operandi che, attraverso operazioni progettuali finalizzate ad eventi temporanei, reinterpreta luoghi e architetture di un contesto storico che rappresenta il filo rosso delle cinque realizzazioni, quattro delle quali nel Centro storico di Firenze, documentate nel volume in cui il contributo si inserisce. Partendo quindi da una prima fase di esplorazione del contesto ed interpretazione del suo genius loci, con la sua storia e la sua memoria, i progetti di installazione arrivano, da un lato in maniera puntuale alla formulazione di una possibile, alternativa visione del contesto stesso, dall’altro potenzialmente individuano aspettative e nuove vocazioni dei luoghi d’intervento che l’evento temporaneo può mettere in luce in una sorta di processo maieutico definito su scale di relazione che vanno ‘oltre’ il contesto stesso. In questo senso è possibile ipotizzare le seguenti fasi di questo processo progettuale: dall’individuazione dei Contesti d’intervento all’Esplorazione; dal Concept e Progetto fino alla Realizzazione e Valutazione dei risultati.
2018
978-88-3338-016-2
Il Progetto del Temporaneo Tra ricerca e formazione: dispositivi per l’arte, la cultura, il patrimonio
14
41
antonio capestro
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