Il testo indaga sulla storia e l'evoluzione della borsa che, oggi, non è più soltanto uno strumento scelto per la sua grandezza o pesantezza o resistenza, adatto a contenere oggetti indispensabili, ma uno specifico contenitore che ogni donna sceglie in base ad una gamma di necessità e desideri che spesso esulano dalla sua semplice utilità e che si legano inscindibilmente alla personalità della sua proprietaria. La borsa di una donna, infatti, è oggi la custode fidatissima della sua identità: da pesantissimo ufficio portatile che contiene telefono, PC e documenti, la borsa custodisce anche i segreti della bellezza femminile nascondendo pillole, profumi, medicine e trucchi; foulards, sciarpe di lana o la t-shirt preferita da utilizzare just in case nel caso fosse necessario far fronte a cambi di programma inaspettati, ma anche bibite, spuntini, lettori musicali e riviste. Ma la borsa è anche molto di più, o meglio, qualcosa di diverso: è un piccolo microcosmo fatto di oggetti indispensabili e non, che accompagnano la donna in tutte le fasi del quotidiano: è un’appendice, ha un suo carattere che deve essere compatibile con quello della signora che la porta con sé, va coordinata con tutto quello che una donna si mette, però deve stare bene anche da sola, appoggiata ad una scrivania o sul sedile dell’autovettura. Ma soprattutto la borsa è una compagna, una complice, una carta d’identità, un sistema di copertura e depistaggio, non meno significante di un vestito e infinitamente di più di qualsiasi altro accessorio, va provata così come si fa come con una pettinatura e mai a nessuna signora verrebbe di equipararla, che so, ad una cintura.
La Kelly, la Birkin e le altre. Cenni storici sulla nascita e l’evoluzione della borsa / Elisabetta Benelli. - STAMPA. - (2012), pp. 12-15.
La Kelly, la Birkin e le altre. Cenni storici sulla nascita e l’evoluzione della borsa
Elisabetta Benelli
2012
Abstract
Il testo indaga sulla storia e l'evoluzione della borsa che, oggi, non è più soltanto uno strumento scelto per la sua grandezza o pesantezza o resistenza, adatto a contenere oggetti indispensabili, ma uno specifico contenitore che ogni donna sceglie in base ad una gamma di necessità e desideri che spesso esulano dalla sua semplice utilità e che si legano inscindibilmente alla personalità della sua proprietaria. La borsa di una donna, infatti, è oggi la custode fidatissima della sua identità: da pesantissimo ufficio portatile che contiene telefono, PC e documenti, la borsa custodisce anche i segreti della bellezza femminile nascondendo pillole, profumi, medicine e trucchi; foulards, sciarpe di lana o la t-shirt preferita da utilizzare just in case nel caso fosse necessario far fronte a cambi di programma inaspettati, ma anche bibite, spuntini, lettori musicali e riviste. Ma la borsa è anche molto di più, o meglio, qualcosa di diverso: è un piccolo microcosmo fatto di oggetti indispensabili e non, che accompagnano la donna in tutte le fasi del quotidiano: è un’appendice, ha un suo carattere che deve essere compatibile con quello della signora che la porta con sé, va coordinata con tutto quello che una donna si mette, però deve stare bene anche da sola, appoggiata ad una scrivania o sul sedile dell’autovettura. Ma soprattutto la borsa è una compagna, una complice, una carta d’identità, un sistema di copertura e depistaggio, non meno significante di un vestito e infinitamente di più di qualsiasi altro accessorio, va provata così come si fa come con una pettinatura e mai a nessuna signora verrebbe di equipararla, che so, ad una cintura.File | Dimensione | Formato | |
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