Sin dalla loro prima apparizione nel corso del Diciassettesimo secolo periodici e bollettini sono stati al centro della fabbrica dell’universo scientifico. Il Journal des sçavans (Parigi, 1665) e il Philosophical Transactions of the Royal Society (Londra, 1665) sono stati gli ignoti e operosi capostipiti di un modello di comunicazione scientifica che in forme nel tempo quasi inalterate ha laboriosamente e senza clamore sostenuto lo sviluppo della scienza galileiana. Le riviste sono diventate velocemente un importante veicolo della comunicazione scientifica perché hanno consentito agli autori di condividere più velocemente con i loro pari i risultati della propria ricerca e allo stesso tempo di affermare pubblicamente la paternità delle proprie idee, dei propri argomenti e delle proprie scoperte, in definitiva del proprio valore (Gross, Harmon, Reidy 2002; Meadows 1980; Guédon 2001). Oggigiorno i periodici scientifici (peer-reviewed journal) sono irritualmente al centro dell’attenzione. Autori, lettori, istituzioni di ricerca e decisori istituzionali soppesano, valutano e comparano journal quasi che il ‘vettore di trasporto’ sia più importante dei suoi ‘passeggeri’. I periodici scientifici sono al centro del dibattito sulle cause, le conseguenze e le soluzioni della ‘crisi dei prezzi dei periodici’ (serials crisis). Allo stesso modo, i journal sono i protagonisti del dibattito sulle evoluzioni delle forme di letteratura scientifica: le monografie sopravvivranno come genuina forma di comunicazione scientifica? Sempre le testate scientifiche sono il campo di battaglia del vivace confronto di forze e d’idee che contrappone gli strumenti bibliometrici alla peer review nella valutazione della produzione scientifica e delle carriere. I periodici scientifici, infine, sono il caso di studio, l’esempio d’elezione, del modello dell’accesso aperto (open access) alla letteratura scientifica. Un modello di comunicazione scientifica in cui i risultati della ricerca sono gratuitamente, immediatamente e completamente accessibili e allo stesso tempo non limitati nell’uso da parte dei lettori (Budapest 2002; Bethesda 2003; Berlin 2003).

Pubblicare open access journal: dalla progettazione alla promozione / Fulvio Guatelli; Alessandro Pierno. - STAMPA. - (2015), pp. 85-113.

Pubblicare open access journal: dalla progettazione alla promozione

Fulvio Guatelli
;
Alessandro Pierno
2015

Abstract

Sin dalla loro prima apparizione nel corso del Diciassettesimo secolo periodici e bollettini sono stati al centro della fabbrica dell’universo scientifico. Il Journal des sçavans (Parigi, 1665) e il Philosophical Transactions of the Royal Society (Londra, 1665) sono stati gli ignoti e operosi capostipiti di un modello di comunicazione scientifica che in forme nel tempo quasi inalterate ha laboriosamente e senza clamore sostenuto lo sviluppo della scienza galileiana. Le riviste sono diventate velocemente un importante veicolo della comunicazione scientifica perché hanno consentito agli autori di condividere più velocemente con i loro pari i risultati della propria ricerca e allo stesso tempo di affermare pubblicamente la paternità delle proprie idee, dei propri argomenti e delle proprie scoperte, in definitiva del proprio valore (Gross, Harmon, Reidy 2002; Meadows 1980; Guédon 2001). Oggigiorno i periodici scientifici (peer-reviewed journal) sono irritualmente al centro dell’attenzione. Autori, lettori, istituzioni di ricerca e decisori istituzionali soppesano, valutano e comparano journal quasi che il ‘vettore di trasporto’ sia più importante dei suoi ‘passeggeri’. I periodici scientifici sono al centro del dibattito sulle cause, le conseguenze e le soluzioni della ‘crisi dei prezzi dei periodici’ (serials crisis). Allo stesso modo, i journal sono i protagonisti del dibattito sulle evoluzioni delle forme di letteratura scientifica: le monografie sopravvivranno come genuina forma di comunicazione scientifica? Sempre le testate scientifiche sono il campo di battaglia del vivace confronto di forze e d’idee che contrappone gli strumenti bibliometrici alla peer review nella valutazione della produzione scientifica e delle carriere. I periodici scientifici, infine, sono il caso di studio, l’esempio d’elezione, del modello dell’accesso aperto (open access) alla letteratura scientifica. Un modello di comunicazione scientifica in cui i risultati della ricerca sono gratuitamente, immediatamente e completamente accessibili e allo stesso tempo non limitati nell’uso da parte dei lettori (Budapest 2002; Bethesda 2003; Berlin 2003).
2015
9788866557180
Via verde e via d'oro: le politiche open access dell'Università di Firenze
85
113
Fulvio Guatelli; Alessandro Pierno
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
2_Guatelli_2015_Pubblicare_open_access_journal_ISBN-9788866557180.pdf

accesso aperto

Descrizione: Articolo principale
Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Creative commons
Dimensione 351.61 kB
Formato Adobe PDF
351.61 kB Adobe PDF

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1132397
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact