Lo scritto fa emergere la riflessione economica del francescano Pietro di Giovanni Olivi (1248-1298) e, in particolare, le sue elaborazioni volte a codificare un pensiero economico permeato sì dalla spiritualità francescana ma, al tempo stesso, adeguato anche a interpretare il nuovo mondo dell’economia mercantile. Viene altresì presentata una comparazione tra la concezione dell’atto economico secondo la teologia medioevale e secondo invece quanto elaborato da Adam Smith. Vengono delineati i motivi per cui la prima concezione è entrata gradualmente in contraddizione con il ruolo innovatore dell’imprenditorialità, con il soggettivismo delle scelte individuali, con l’impatto squilibrante del progresso tecnico. Tutti elementi che nel percorso storico del capitalismo hanno avuto l’effetto di destabilizzare o smentire qualsiasi modello di stato ideale, ivi compreso quello frutto della elaborazione medioevale. Lo scritto svolge infine alcune considerazioni su alcuni “fallimenti” del pensiero economico contemporaneo e sulla necessità di eliminarne o attenuarne l’arroganza conoscitiva riappropriandosi di quei motivi morali e spirituali di fondo che danno senso e significato alla esistenza umana.

L'economia morale del medioevo e i "fallimenti" del pensiero economico contemporaneo / BINI P. - STAMPA. - (2014), pp. 5-14.

L'economia morale del medioevo e i "fallimenti" del pensiero economico contemporaneo

BINI P
2014

Abstract

Lo scritto fa emergere la riflessione economica del francescano Pietro di Giovanni Olivi (1248-1298) e, in particolare, le sue elaborazioni volte a codificare un pensiero economico permeato sì dalla spiritualità francescana ma, al tempo stesso, adeguato anche a interpretare il nuovo mondo dell’economia mercantile. Viene altresì presentata una comparazione tra la concezione dell’atto economico secondo la teologia medioevale e secondo invece quanto elaborato da Adam Smith. Vengono delineati i motivi per cui la prima concezione è entrata gradualmente in contraddizione con il ruolo innovatore dell’imprenditorialità, con il soggettivismo delle scelte individuali, con l’impatto squilibrante del progresso tecnico. Tutti elementi che nel percorso storico del capitalismo hanno avuto l’effetto di destabilizzare o smentire qualsiasi modello di stato ideale, ivi compreso quello frutto della elaborazione medioevale. Lo scritto svolge infine alcune considerazioni su alcuni “fallimenti” del pensiero economico contemporaneo e sulla necessità di eliminarne o attenuarne l’arroganza conoscitiva riappropriandosi di quei motivi morali e spirituali di fondo che danno senso e significato alla esistenza umana.
2014
978-88-8793-176-1
La povertà francescana e il capitalismo medioevale negli scritti di Pietro Di Giovanni Olivi
5
14
BINI P
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