La dimensione formativa nel processo di costruzione del progetto migratorio

All’interno del quadro delle strategie internazionali e delle politiche dell’Unione Europea − che riconoscono il contributo positivo della migrazione per la crescita inclusiva e lo sviluppo sostenibile dei paesi − il saggio si sviluppa a partire da un caso di ricerca sulla migrazione dei giovani della Costa d’Avorio, realizzato dal Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con l’Università Félix Houphouët Boigny di Abidjan (Costa d’Avorio) e l’ONG Terre des Hommes Italia ONLUS. Il contributo problematizza il tema della dimensione formativa presente nel processo di costruzione del progetto migratorio e delle variabili che incidono nella scelta di lasciare il proprio paese di origine. Il fenomeno viene analizzato attraverso un approccio critico-trasformativo che considera il soggetto come un adulto protagonista del proprio processo formativo, inserito in un contesto che interpreta e trasforma a partire dalle proprie esperienze, motivazioni e aspettative di vita. Lo studio si inserisce − in chiave interdisciplinare − all’interno della cornice teorica dei migration studies con un focus specifico sui costrutti di aspirazione e capacità migratorie. La definizione delle condizioni educative del potenziale migrante può aiutare a comprendere in che modo e in quali situazioni si verifica la nascita dell’aspirazione migratoria, a prescindere dalla presenza o meno della capacità di migrare. La costruzione di progetti migratori intenzionali e consapevoli − visti in funzione dello sviluppo, della crescita e dell’autodeterminazione del soggetto − può dipendere dalla presenza di dispositivi formativi capaci di trasformare le condizioni educative del pubblico potenziale migrante, attraverso l’intervento nei contesti di vita e di lavoro e sui fattori ostacolanti e favorenti che concorrono alla definizione dei drivers della migrazione.