Scopo fondamentale del presente lavoro di selezione clonale è stato l’individuazione, nell’ambito del Prugnolo gentile, di cloni che presentassero caratteristiche tali da soddisfare le diverse esigenze di realtà vitivinicole di pregio, quale è quella del Vino Nobile di Montepulciano. Nel corso dello svolgimento della ricerca sono stati scelti 130 presunti cloni fenotipicamente caratterizzati da modesta vigoria vegetativa, bassa o media fertilità delle gemme, grappolo poco compatto e di dimensioni ridotte con bacca piccola, dalla buccia spessa e intensamente colorata. Le indagini virologiche hanno ridotto il numero degli individui idonei per la realizzazione di campi di omologazione prima a 13, quindi a 7. Tra questi, 3 (Bravio, Bruscello e Grifo) hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale e l’iscrizione nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Su essi sono stati ripetuti rilievi ampelografici, bioagronomici, tecnologici ed enologici in comparazione con il clone di Sangiovese SS-F9- A5-48. I risultati accertano l’identità dei tre cloni rispetto al Sangiovese, per quanto concerne sia le caratteristiche morfologiche, sia i principali parametri analizzati; emergono, infatti, bassi valori di produzione media per pianta accompagnati da elevato contenuto in zuccheri, antociani e polifenoli del mosto alla vendemmia e cartteri sensoriali dei vini rimarchevoli.
Bravio, Bruscello e Grifo: primi cloni di Prugnolo gentile per la vit icoltura di Montepulciano / Bandinelli R., Boselli M., Masi E., Materazzi A., Triolo E.. - STAMPA. - (2003), pp. 79-82.
Bravio, Bruscello e Grifo: primi cloni di Prugnolo gentile per la vit icoltura di Montepulciano
Bandinelli R.;Boselli M.;Masi E.;Materazzi A.;Triolo E.
2003
Abstract
Scopo fondamentale del presente lavoro di selezione clonale è stato l’individuazione, nell’ambito del Prugnolo gentile, di cloni che presentassero caratteristiche tali da soddisfare le diverse esigenze di realtà vitivinicole di pregio, quale è quella del Vino Nobile di Montepulciano. Nel corso dello svolgimento della ricerca sono stati scelti 130 presunti cloni fenotipicamente caratterizzati da modesta vigoria vegetativa, bassa o media fertilità delle gemme, grappolo poco compatto e di dimensioni ridotte con bacca piccola, dalla buccia spessa e intensamente colorata. Le indagini virologiche hanno ridotto il numero degli individui idonei per la realizzazione di campi di omologazione prima a 13, quindi a 7. Tra questi, 3 (Bravio, Bruscello e Grifo) hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale e l’iscrizione nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Su essi sono stati ripetuti rilievi ampelografici, bioagronomici, tecnologici ed enologici in comparazione con il clone di Sangiovese SS-F9- A5-48. I risultati accertano l’identità dei tre cloni rispetto al Sangiovese, per quanto concerne sia le caratteristiche morfologiche, sia i principali parametri analizzati; emergono, infatti, bassi valori di produzione media per pianta accompagnati da elevato contenuto in zuccheri, antociani e polifenoli del mosto alla vendemmia e cartteri sensoriali dei vini rimarchevoli.File | Dimensione | Formato | |
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