Il saggio, attraverso un'ampia documentazione, ricostruisce il profilo intellettuale e religioso di Olimpia Fulvia Morata, letterata ferrarese di fama europea, esule in Germania per la sua adesione alla Riforma protestante nella prima metà del Cinquecento. La biografia della Morata è analizzata nelle sue varie tappe, con attenzione ai vari contesti storici: dalla Ferrara di Ercole II d'Este e di Renata di Francia, dove si formò alla cultura classica insieme con le figlie dei duchi, partecipando poi al circolo filoriformato della sovrana, centro di riferimento per intellettuali e religiosi italiani e francesi; alle città dell'esilio in Germania, che raggiunse col marito, il medico luterano Andrea Grundler, alle dolorose vicissitudini che ne determinarono la morte precoce, prima di ricoprire l'insegnamento di greco all'Università di Heidelberg che le era stato offerto - prima donna in Europa. La Morata sviluppò una forte consapevolezza della propria identità di donna intellettuale, rivendicando il valore dell’indipendenza femminile. Il grande dotto eterodosso Celio Secondo Curione, suo maestro e mentore, ne fece un modello di umanista e riformatrice con un’importante edizione del suo epistolario, in cui espresse la propria visione culturale. Il saggio si focalizza in particolare sulle relazioni intrattenute, con lettere, testi, rapporti personali, dalla Morata con il mondo intellettuale e religioso tedesco, sinora non esplorate, al fine di individuare un peculiare apporto della cultura italiana del XVI secolo a quella europea.

Olympia Fulvia Morata: "Glory of Womankind both for Piety and for Wisdom" / Lucia Felici. - STAMPA. - (2018), pp. 147-177.

Olympia Fulvia Morata: "Glory of Womankind both for Piety and for Wisdom"

Lucia Felici
2018

Abstract

Il saggio, attraverso un'ampia documentazione, ricostruisce il profilo intellettuale e religioso di Olimpia Fulvia Morata, letterata ferrarese di fama europea, esule in Germania per la sua adesione alla Riforma protestante nella prima metà del Cinquecento. La biografia della Morata è analizzata nelle sue varie tappe, con attenzione ai vari contesti storici: dalla Ferrara di Ercole II d'Este e di Renata di Francia, dove si formò alla cultura classica insieme con le figlie dei duchi, partecipando poi al circolo filoriformato della sovrana, centro di riferimento per intellettuali e religiosi italiani e francesi; alle città dell'esilio in Germania, che raggiunse col marito, il medico luterano Andrea Grundler, alle dolorose vicissitudini che ne determinarono la morte precoce, prima di ricoprire l'insegnamento di greco all'Università di Heidelberg che le era stato offerto - prima donna in Europa. La Morata sviluppò una forte consapevolezza della propria identità di donna intellettuale, rivendicando il valore dell’indipendenza femminile. Il grande dotto eterodosso Celio Secondo Curione, suo maestro e mentore, ne fece un modello di umanista e riformatrice con un’importante edizione del suo epistolario, in cui espresse la propria visione culturale. Il saggio si focalizza in particolare sulle relazioni intrattenute, con lettere, testi, rapporti personali, dalla Morata con il mondo intellettuale e religioso tedesco, sinora non esplorate, al fine di individuare un peculiare apporto della cultura italiana del XVI secolo a quella europea.
2018
978-90-04-34566-9
Fruits of Migration
147
177
Lucia Felici
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