Dal giardino barocco al parco paesaggistico

Se il giardino del XVI secolo è caratterizzato dall’influenza delle realizzazioni italiane, ammirate e descritte da eruditi, viaggiatori e progettisti che percorrono in quel secolo la Penisola in cerca di ispirazione, nel Seicento i modelli più imitati sono quelli che si sviluppano, intorno alla metà del secolo, in ambito francese. La matrice originaria è sempre costituita dai giardini italiani del Cinquecento, di cui vengono mantenuti la suddivisione in terrazzamenti, la composizione geometrica e l’utilizzo dell’acqua, mentre le proporzioni si dilatano a scala paesaggistica e la grammatica del giardino si arricchisce di elementi nuovi, come le direttrici prospettiche diagonali, di derivazione scenografica e teatrale. Il paesaggio circostante interviene in maniera importante nella concezione generale del giardino per sceglierne il sito, orientarne le viste e distribuirne scenari e schemi di fruizione.