Il contributo è il risultato di un lavoro di ricerca sui paesaggi archeologici, intesi come ambiti territoriali o urbani caratterizzati da importanti testimonianze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici ed ambientali su modi e criteri di gestione e fruizione di tali contesti, saturi di stratificazioni temporali antiche e nuove. Seguendo le linee interpretative della Convenzione europea sul paesaggio, il contributo propone la sperimentazione di un approccio culturale interdisciplinare per il confronto progettuale con i paesaggi archeologici, generalmente caratterizzati da elevate e preziose concentrazioni di complessità, biodiversità ambientale e “diversità temporale” . La necessità di uno sguardo integrato e capace di operare su più scale, spaziali e temporali, suggerisce la costruzione di nuove modalità di lettura diagnostico/interpretativa e di intervento sui luoghi archeologici che, da un lato includano il sito/parco all’interno di un più ampio contesto di relazioni paesaggistiche ed ambientali e dall’altro consentano di elaborare strategie e processi definiti da puntuali programmi stagionali/ pluriennali di attuazione/manutenzione, abbandonando le modalità “emergenziali” diffusamente praticate.
Design and activeconservation on archaeological landscapes. New windows of research for an interdisciplinary reading / Tessa Matteini; Andrea Ugolini. - STAMPA. - (2013), pp. 527-538.
Design and activeconservation on archaeological landscapes. New windows of research for an interdisciplinary reading
Tessa Matteini
;
2013
Abstract
Il contributo è il risultato di un lavoro di ricerca sui paesaggi archeologici, intesi come ambiti territoriali o urbani caratterizzati da importanti testimonianze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici ed ambientali su modi e criteri di gestione e fruizione di tali contesti, saturi di stratificazioni temporali antiche e nuove. Seguendo le linee interpretative della Convenzione europea sul paesaggio, il contributo propone la sperimentazione di un approccio culturale interdisciplinare per il confronto progettuale con i paesaggi archeologici, generalmente caratterizzati da elevate e preziose concentrazioni di complessità, biodiversità ambientale e “diversità temporale” . La necessità di uno sguardo integrato e capace di operare su più scale, spaziali e temporali, suggerisce la costruzione di nuove modalità di lettura diagnostico/interpretativa e di intervento sui luoghi archeologici che, da un lato includano il sito/parco all’interno di un più ampio contesto di relazioni paesaggistiche ed ambientali e dall’altro consentano di elaborare strategie e processi definiti da puntuali programmi stagionali/ pluriennali di attuazione/manutenzione, abbandonando le modalità “emergenziali” diffusamente praticate.File | Dimensione | Formato | |
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