La partecipazione dei bambini alla luce dell’approccio delle capabilities

Negli ultimi vent’anni la concettualizzazione dei bambini come individui passivi è stata gradualmente accantonata a favore di una visione che riconosce loro la capacità di prendere decisioni circa le proprie vite e influenzare il mondo in cui vivono. La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini e delle bambine del 1989 ha da tempo stabilito, infatti, che tutti i bambini hanno il diritto di esprimere le loro opinioni, e che queste devono essere prese in seria considerazione in base alla loro età e maturità. Inoltre, l’infanzia ha iniziato a essere considerata come una costruzione sociale e non più semplicemente come uno stadio biologico dello sviluppo (James - Prout 1997). Questo ha implicato che la conoscenza del contesto in cui il bambino vive e si sviluppa sia diventata essenziale per comprendere la sua vita. Con l’avvento di questo cambiamento di pensiero, numerose organizzazioni locali, nazionali e internazionali hanno cominciato a vedere nella partecipazione dei bambini una vera e propria risorsa.