Capitolo di un volume dedicato alla svolta del 1943, che discute le strategie militari, i collaborazionismi e le Resistenze in Europa, il saggio propone un ampio affresco delle vicende avvenute in Francia dopo l’estate del 1940, con la caduta della Terza Repubblica e l’affermazione del nuovo Etat Français, presieduto dal maresciallo Philippe Pétain, che diede vita a un regime autoritario, antidemocratico e con tratti fascistizzanti. Sulla scorta dell’ampio dibattito storiografico e delle più recenti interpretazioni degli studiosi sul tema, si propone una disamina del ruolo rivestito dalla Francia nella “guerra civile europea” e dei caratteri della collaborazione di Stato fra il regime di Vichy e l’occupante nazista nel quadro del progetto di Nuovo Ordine Europeo. L’a. discute uso e applicazione delle categorie di Collaboration d’Etat e collaborationnisme nella storiografia sul regime di Vichy a partire dal contributo di Stanley Hoffmann, che mostrò per primo come non ci fosse una contrapposizione fra queste due opzioni. Difatti, diversamente da come affermato in molte occasioni nel dopoguerra, Pétain e il primo ministro Pierre Laval non risposero a pressioni tedesche, ma scelsero consapevolmente di stringere una alleanza con la Germania nazista, nella convinzione in tal modo di acquisire un ruolo di rilievo in una Europa futura, guidata dal Terzo Reich. Si tratta di un’interpretazione ormai generalmente condivisa, avvalorata dal 1970 dal lavoro di Robert Paxton, che ha segnato un vero e proprio turning point nella storiografia sulla Francia. Vengono poi ricostruite le fasi e le forme della collaborazione ufficiale fra la Germania nazista e il governo di Pétain, dall’ottobre 1940, seguendo anche le molteplici attività di accomodation (categoria questa proposta dallo storico Philippe Burrin) della popolazione francese a nord e a sud della linea di demarcazione, in vigore fino al novembre 1942. Nell’ultima sezione sono discussi i temi e gli sviluppi più recenti della storiografia.
Vichy, Parigi, Berlino : collaborazione di Stato e collaborazionismo nella Francia occupata / V. Galimi. - STAMPA. - (2015), pp. 121-134.
Vichy, Parigi, Berlino : collaborazione di Stato e collaborazionismo nella Francia occupata
V. Galimi
2015
Abstract
Capitolo di un volume dedicato alla svolta del 1943, che discute le strategie militari, i collaborazionismi e le Resistenze in Europa, il saggio propone un ampio affresco delle vicende avvenute in Francia dopo l’estate del 1940, con la caduta della Terza Repubblica e l’affermazione del nuovo Etat Français, presieduto dal maresciallo Philippe Pétain, che diede vita a un regime autoritario, antidemocratico e con tratti fascistizzanti. Sulla scorta dell’ampio dibattito storiografico e delle più recenti interpretazioni degli studiosi sul tema, si propone una disamina del ruolo rivestito dalla Francia nella “guerra civile europea” e dei caratteri della collaborazione di Stato fra il regime di Vichy e l’occupante nazista nel quadro del progetto di Nuovo Ordine Europeo. L’a. discute uso e applicazione delle categorie di Collaboration d’Etat e collaborationnisme nella storiografia sul regime di Vichy a partire dal contributo di Stanley Hoffmann, che mostrò per primo come non ci fosse una contrapposizione fra queste due opzioni. Difatti, diversamente da come affermato in molte occasioni nel dopoguerra, Pétain e il primo ministro Pierre Laval non risposero a pressioni tedesche, ma scelsero consapevolmente di stringere una alleanza con la Germania nazista, nella convinzione in tal modo di acquisire un ruolo di rilievo in una Europa futura, guidata dal Terzo Reich. Si tratta di un’interpretazione ormai generalmente condivisa, avvalorata dal 1970 dal lavoro di Robert Paxton, che ha segnato un vero e proprio turning point nella storiografia sulla Francia. Vengono poi ricostruite le fasi e le forme della collaborazione ufficiale fra la Germania nazista e il governo di Pétain, dall’ottobre 1940, seguendo anche le molteplici attività di accomodation (categoria questa proposta dallo storico Philippe Burrin) della popolazione francese a nord e a sud della linea di demarcazione, in vigore fino al novembre 1942. Nell’ultima sezione sono discussi i temi e gli sviluppi più recenti della storiografia.File | Dimensione | Formato | |
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