Questo capitolo si focalizza sull'eredità asburgica nell'alto Adriatico negli anni Venti e sull'ascesa del movimento fascista nel contesto critico della transizione e dei conflitti postbellici. basandosi su archivi locali, Bresciani sostiene che il fascismo alto-adriatico (nell'area tra Trieste, Fiume e l'Istria) non fu l'esito dell'affermazione del nazionalismo italiano ma di una reazione radicale alle espressioni locali del multinazionalismo asburgico e dell'indifferenza nazionale. La violenta mobilitazione contro l'"austriacantismo" - una categoria polemica che tendeva a rappresentare in modi diversi tutti gli attori locali (dai nazionalisti ai socialisti) e a riassumere i problemi del post-1918 - trasformò l'alto Adriatico post-Asburgico in un laboratorio di un nuovo ordine fascista. This chapter focuses on the Habsburg legacy in the Upper Adriatic in the 1920s and on the ascent of the fascist movement in the critical context of the post-war transition and conflicts. Drawing on local archives, Bresciani argues that fascism in the Upper Adriatic (the area between Trieste, Fiume and Istria) was not the outcome of a successful Italian nationalism but rather a radical reaction to local expressions of Habsburg multinationalism and of indifference to nationalism. The violent mobilisation against “Austrophilism” – a polemical category which tended to characterize in many ways all the local political actors (both nationalists and socialists) and to symbolize the post-1918 problems and obstacles of Italian nation-building – turned the Upper Adriatic region into the laboratory of a new fascist order.

Lost in Transition? The Habsburg Legacy, State- and Nation-Building, and the New Fascist Order in the Upper Adriatic / Marco Bresciani. - STAMPA. - (2019), pp. 56-80.

Lost in Transition? The Habsburg Legacy, State- and Nation-Building, and the New Fascist Order in the Upper Adriatic

Marco Bresciani
2019

Abstract

Questo capitolo si focalizza sull'eredità asburgica nell'alto Adriatico negli anni Venti e sull'ascesa del movimento fascista nel contesto critico della transizione e dei conflitti postbellici. basandosi su archivi locali, Bresciani sostiene che il fascismo alto-adriatico (nell'area tra Trieste, Fiume e l'Istria) non fu l'esito dell'affermazione del nazionalismo italiano ma di una reazione radicale alle espressioni locali del multinazionalismo asburgico e dell'indifferenza nazionale. La violenta mobilitazione contro l'"austriacantismo" - una categoria polemica che tendeva a rappresentare in modi diversi tutti gli attori locali (dai nazionalisti ai socialisti) e a riassumere i problemi del post-1918 - trasformò l'alto Adriatico post-Asburgico in un laboratorio di un nuovo ordine fascista. This chapter focuses on the Habsburg legacy in the Upper Adriatic in the 1920s and on the ascent of the fascist movement in the critical context of the post-war transition and conflicts. Drawing on local archives, Bresciani argues that fascism in the Upper Adriatic (the area between Trieste, Fiume and Istria) was not the outcome of a successful Italian nationalism but rather a radical reaction to local expressions of Habsburg multinationalism and of indifference to nationalism. The violent mobilisation against “Austrophilism” – a polemical category which tended to characterize in many ways all the local political actors (both nationalists and socialists) and to symbolize the post-1918 problems and obstacles of Italian nation-building – turned the Upper Adriatic region into the laboratory of a new fascist order.
2019
9781138503489
National Indifference and the History of Modern Nationalism
56
80
Marco Bresciani
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