Per loro natura le reti fisiche e le infrastrutture naturali e, più in particolare, i fiu- mi hanno da sempre avuto la prerogativa di collegare popoli, paesaggi e culture, rappresen- tando una grande ricchezza di tipo storico, economico, sociale e ambientale. Al contempo – a causa del loro carattere sovralocale e della loro configurazione geografica – essi hanno spesso messo in luce una grande difficoltà applicativa degli strumenti legati alla loro gestio- ne (Danese, Chicca, 2007). Il paper ripercorre il percorso di ricerca-azione che ha portato la comunità locale di Buon- convento, un piccolo comune toscano in provincia di Siena, ad attivare reti di capitale socia- le utili a costruire la comunità rivierasca e andare verso la definizione di un Contratto di fiume. Questo processo è stato supportato dalle metodologie operative del Regional Design al fine di costruire un’immagine collettiva della comunità rivierasca e definire una vision condivisa dello sviluppo territoriale, in riferimento sia alle specificità locali, sia all’asta flu- viale nel suo complesso. In questo particolare contesto istituzionale e scientifico, il Contratto di fiume rappresenta l’occasione per costruire un futuro più equo e sostenibile, favorendo il dialogo e il confronto dell’intera comunità rivierasca. Inteso, infatti, come un patto per la rinascita del bacino idro- grafico, il Contratto di fiume richiama le istituzioni ed i privati ad una visione non settoriale, ma integrata degli ambienti e dei luoghi, da gestire in forme collettive.
L’approccio del regional design per i contratti di fiume. Verso il contratto di fiume Ombrone / Carlo Pisano; Valeria Lingua. - STAMPA. - (2019), pp. 152-160.
L’approccio del regional design per i contratti di fiume. Verso il contratto di fiume Ombrone
Carlo Pisano
;Valeria Lingua
2019
Abstract
Per loro natura le reti fisiche e le infrastrutture naturali e, più in particolare, i fiu- mi hanno da sempre avuto la prerogativa di collegare popoli, paesaggi e culture, rappresen- tando una grande ricchezza di tipo storico, economico, sociale e ambientale. Al contempo – a causa del loro carattere sovralocale e della loro configurazione geografica – essi hanno spesso messo in luce una grande difficoltà applicativa degli strumenti legati alla loro gestio- ne (Danese, Chicca, 2007). Il paper ripercorre il percorso di ricerca-azione che ha portato la comunità locale di Buon- convento, un piccolo comune toscano in provincia di Siena, ad attivare reti di capitale socia- le utili a costruire la comunità rivierasca e andare verso la definizione di un Contratto di fiume. Questo processo è stato supportato dalle metodologie operative del Regional Design al fine di costruire un’immagine collettiva della comunità rivierasca e definire una vision condivisa dello sviluppo territoriale, in riferimento sia alle specificità locali, sia all’asta flu- viale nel suo complesso. In questo particolare contesto istituzionale e scientifico, il Contratto di fiume rappresenta l’occasione per costruire un futuro più equo e sostenibile, favorendo il dialogo e il confronto dell’intera comunità rivierasca. Inteso, infatti, come un patto per la rinascita del bacino idro- grafico, il Contratto di fiume richiama le istituzioni ed i privati ad una visione non settoriale, ma integrata degli ambienti e dei luoghi, da gestire in forme collettive.File | Dimensione | Formato | |
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