La lettera di Massimo il Greco a un giovane nobile russo con l’illustrazione del marchio tipografico di Aldo Manuzio non solo dimostra che a Mosca nel primo quarto del Cinquecento erano presenti delle edizioni del più importante poligrafo del rinascimento, ma che alla corte moscovita si muoveva un intellettuale bizantino legato alla tradizione culturale umanistica, impegnato a diffondere il patrimonio degli antichi scrittori cristiani e classici che agiva, pur nell’alveo della tradizione ortodossa, per difendere e far progredire questa eredità.
L’ancora e il delfino. Il romano Manuzio, il greco Trivolis e la Terza Roma / garzaniti. - STAMPA. - (2019), pp. 45-56.
L’ancora e il delfino. Il romano Manuzio, il greco Trivolis e la Terza Roma
garzaniti
2019
Abstract
La lettera di Massimo il Greco a un giovane nobile russo con l’illustrazione del marchio tipografico di Aldo Manuzio non solo dimostra che a Mosca nel primo quarto del Cinquecento erano presenti delle edizioni del più importante poligrafo del rinascimento, ma che alla corte moscovita si muoveva un intellettuale bizantino legato alla tradizione culturale umanistica, impegnato a diffondere il patrimonio degli antichi scrittori cristiani e classici che agiva, pur nell’alveo della tradizione ortodossa, per difendere e far progredire questa eredità.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.