La ricerca condotta sulla caratterizzazione di specie officinali locali e/o autoctone, quali Daphne, Elicriso, Reseda, Robbia, Castagno e Vite, ha l’obiettivo di individuare le molecole bioattive presenti e di valorizzarne la multifunzionalità d’uso, come la loro applicabilità in attività legate alla tradizione tessile e tessile-arredo artigiana locale e la loro capacità di conferire funzionalità diverse agli stessi prodotti (proprietà antitarmiche (3), antimicrobiche e anti-UV (1,2)). Ulteriore attività sviluppata in questo lavoro è stata relativa all’ottenimento di fibre e fibre pigmentate utilizzabili anche in associazione con molecole pigmentanti estratte dalle specie sopra indicate, per la realizzazione di accessori moda innovativi ed ecosostenibili e di materiali per imballaggio e confezionamento di prodotti ad elevato valore aggiunto. In epoca del consumismo, i prodotti naturali sono stati sostituiti nella maggior parte dei casi con quelli chimici di sintesi, più reperibili ed economici anche se ad elevato impatto ambientale e tossicità per l’uomo. Recentemente, nel rispetto dei parametri di sostenibilità ecologica, la cultura aziendale sta prediligendo il recupero dei metodi tradizionali di tintura e mordenzatura cercando di implementare oltre a tecnologie green, il recupero o riutilizzo di materie prime naturali o di scarto. A tal proposito in questo lavoro, tra le specie vegetali dalle quali estrarre principi naturali pigmentanti, sono state prese in considerazione la specie Castanea sativa Mill., per la presenza di tannini idrolizzabili già ampiamente utilizzati in passato sia nel processo di mordenzatura che in quello tintorio ed estratti naturali, ottenuti da foglie di Daphne gnidium L., radice di Rubia peregrina L. e Rubia tinctorum L. e parti aeree di Helichrysum italicum Roth Don, da impiegare come tinture naturali da applicare su diversi tessuti mordenzati con tannini (lino, cotone, lana). E’ stato inoltre implementato l’utilizzo di scarti del settore vitivinicolo quali vinacciolo e bucce d’uva per ottenere pigmenti e fibre utilizzabili anche nel settore della bioedilizia. Le diverse specie vegetali sono state sottoposte a processo di estrazione green e concentrazione industriale (4). Tutte le frazioni ottenute sono state analizzate per via cromatografica HPLC/DAD/ESI-MS allo scopo di individuare e quantificare i singoli composti presenti, alcuni responsabili delle attività pigmentanti e di alcune proprietà come ad esempio quelle antiossidanti, antimicotiche o antimicrobiche e anti-UV. Alcune delle attività sopra riportate sono state svolte in collaborazione con N.E.S. S.r.l. e Pasini Tecnologia, aziende che si occupano di implementazione di tecnologie green per l’ottenimento di polveri e di filler vegetali da materiali di riciclo anche nei settori innovativi dei materiali per bioedilizia e con due start-up giovanili quali PIGMENTO e VEGEA, attive nella produzione e inserimento nel mercato di prodotti innovativi quali ecopelli, pelli vegetali e pigmenti anallergici da economia circolare.

Caratterizzazione ed uso di estratti vegetali e pigmenti naturali per il settore arredo, arredo-tessile e moda / Vita C., Scardigli A., Vignolini P., Cassiani C., Romani A.,. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 505-510. (Intervento presentato al convegno XXVIII Congresso Nazionale AISME –Firenze 21-23 Febbraio 2018 tenutosi a firenze nel 21-23 Febbraio 2018).

Caratterizzazione ed uso di estratti vegetali e pigmenti naturali per il settore arredo, arredo-tessile e moda

Vita C.;Scardigli A.;Vignolini P.;Romani A.
2018

Abstract

La ricerca condotta sulla caratterizzazione di specie officinali locali e/o autoctone, quali Daphne, Elicriso, Reseda, Robbia, Castagno e Vite, ha l’obiettivo di individuare le molecole bioattive presenti e di valorizzarne la multifunzionalità d’uso, come la loro applicabilità in attività legate alla tradizione tessile e tessile-arredo artigiana locale e la loro capacità di conferire funzionalità diverse agli stessi prodotti (proprietà antitarmiche (3), antimicrobiche e anti-UV (1,2)). Ulteriore attività sviluppata in questo lavoro è stata relativa all’ottenimento di fibre e fibre pigmentate utilizzabili anche in associazione con molecole pigmentanti estratte dalle specie sopra indicate, per la realizzazione di accessori moda innovativi ed ecosostenibili e di materiali per imballaggio e confezionamento di prodotti ad elevato valore aggiunto. In epoca del consumismo, i prodotti naturali sono stati sostituiti nella maggior parte dei casi con quelli chimici di sintesi, più reperibili ed economici anche se ad elevato impatto ambientale e tossicità per l’uomo. Recentemente, nel rispetto dei parametri di sostenibilità ecologica, la cultura aziendale sta prediligendo il recupero dei metodi tradizionali di tintura e mordenzatura cercando di implementare oltre a tecnologie green, il recupero o riutilizzo di materie prime naturali o di scarto. A tal proposito in questo lavoro, tra le specie vegetali dalle quali estrarre principi naturali pigmentanti, sono state prese in considerazione la specie Castanea sativa Mill., per la presenza di tannini idrolizzabili già ampiamente utilizzati in passato sia nel processo di mordenzatura che in quello tintorio ed estratti naturali, ottenuti da foglie di Daphne gnidium L., radice di Rubia peregrina L. e Rubia tinctorum L. e parti aeree di Helichrysum italicum Roth Don, da impiegare come tinture naturali da applicare su diversi tessuti mordenzati con tannini (lino, cotone, lana). E’ stato inoltre implementato l’utilizzo di scarti del settore vitivinicolo quali vinacciolo e bucce d’uva per ottenere pigmenti e fibre utilizzabili anche nel settore della bioedilizia. Le diverse specie vegetali sono state sottoposte a processo di estrazione green e concentrazione industriale (4). Tutte le frazioni ottenute sono state analizzate per via cromatografica HPLC/DAD/ESI-MS allo scopo di individuare e quantificare i singoli composti presenti, alcuni responsabili delle attività pigmentanti e di alcune proprietà come ad esempio quelle antiossidanti, antimicotiche o antimicrobiche e anti-UV. Alcune delle attività sopra riportate sono state svolte in collaborazione con N.E.S. S.r.l. e Pasini Tecnologia, aziende che si occupano di implementazione di tecnologie green per l’ottenimento di polveri e di filler vegetali da materiali di riciclo anche nei settori innovativi dei materiali per bioedilizia e con due start-up giovanili quali PIGMENTO e VEGEA, attive nella produzione e inserimento nel mercato di prodotti innovativi quali ecopelli, pelli vegetali e pigmenti anallergici da economia circolare.
2018
Atti del congresso AISME 2018
XXVIII Congresso Nazionale AISME –Firenze 21-23 Febbraio 2018
firenze
21-23 Febbraio 2018
Vita C., Scardigli A., Vignolini P., Cassiani C., Romani A.,
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