Ad ogni innovazione nelle comunicazioni ha corrisposto una drastica modificazione dell’organizzazione dello spazio, che ha portato sempre a nuove configurazioni urbane, per cui è da sondare come i nuovi mezzi di intercomunicazione stano rivisitando la città e come possano riconfigurarla. Se la maggior parte delle connessioni urbane differiscono principalmente nel rapporto città-trasporto, dal momento che l’urbanità collima con la mobilità, è anche vero che l’incontro, l’abitare, non sono l’essenza stessa della città, bensì l’accessibilità umana a cose, persone, informazioni, a cui la forma di trasporto disponibile è a servizio. Il dato evidente è il consolidarsi dei sistemi di trasporto e comunicazione sempre più via etere e meno via terra, lasciando intravedere una revisione (liberazione?) dell’uso dei suoli, assieme ad una condensazione spaziale. I sistemi di comunicazione sono protesi a dilatare lo spazio ed a contrarre i tempi, tendendo all’azzeramento dello spazio in funzione del tempo (reale). Il concetto di prossimità su cui si fondavano le città oggi non si basa più sul concetto di distanza fisica, bensì su quello di accessibilità, visto come fattore localizzativo che agisce nel tempo piuttosto che nello spazio. La grande città si costruisce in funzione della dimensione temporale e non di quella spaziale: l’unità di misura prevalente è il tempo necessario per raggiungere un luogo, il binomio distanza-tempo prevale sulla identità spaziale. Così la periferia è sia al centro che nel margine della città e misura la distanza dalla storia cui corrisponde, perché non è solo una variabile geometrica della distanza da un centro ma il frutto di uno scollamento spaziale tra insediamenti e territorio. Esiste oggi anche un centro ed una periferia del tempo quindi. Ne deriva che la facilità di accesso e la velocità di trasporto condizionano ancora gli insediamenti e solo un loro attento governo li può regolare.

Le diversità del tempo nella città di oggi / claudio zanirato. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 349-358.

Le diversità del tempo nella città di oggi

claudio zanirato
2019

Abstract

Ad ogni innovazione nelle comunicazioni ha corrisposto una drastica modificazione dell’organizzazione dello spazio, che ha portato sempre a nuove configurazioni urbane, per cui è da sondare come i nuovi mezzi di intercomunicazione stano rivisitando la città e come possano riconfigurarla. Se la maggior parte delle connessioni urbane differiscono principalmente nel rapporto città-trasporto, dal momento che l’urbanità collima con la mobilità, è anche vero che l’incontro, l’abitare, non sono l’essenza stessa della città, bensì l’accessibilità umana a cose, persone, informazioni, a cui la forma di trasporto disponibile è a servizio. Il dato evidente è il consolidarsi dei sistemi di trasporto e comunicazione sempre più via etere e meno via terra, lasciando intravedere una revisione (liberazione?) dell’uso dei suoli, assieme ad una condensazione spaziale. I sistemi di comunicazione sono protesi a dilatare lo spazio ed a contrarre i tempi, tendendo all’azzeramento dello spazio in funzione del tempo (reale). Il concetto di prossimità su cui si fondavano le città oggi non si basa più sul concetto di distanza fisica, bensì su quello di accessibilità, visto come fattore localizzativo che agisce nel tempo piuttosto che nello spazio. La grande città si costruisce in funzione della dimensione temporale e non di quella spaziale: l’unità di misura prevalente è il tempo necessario per raggiungere un luogo, il binomio distanza-tempo prevale sulla identità spaziale. Così la periferia è sia al centro che nel margine della città e misura la distanza dalla storia cui corrisponde, perché non è solo una variabile geometrica della distanza da un centro ma il frutto di uno scollamento spaziale tra insediamenti e territorio. Esiste oggi anche un centro ed una periferia del tempo quindi. Ne deriva che la facilità di accesso e la velocità di trasporto condizionano ancora gli insediamenti e solo un loro attento governo li può regolare.
2019
9788894129649
DIVERSEcity
349
358
claudio zanirato
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