Il saggio esamina e confronta la giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo e quella della Corte costituzionale in materia di diritti sociali degli immigrati, per riflettere sul modo in cui i due giudici applicano i principi di uguaglianza/non discriminazione e di ragionevolezza. Dall’esame delle pronunce dei due giudici emerge come il principio di non discriminazione venga sempre utilizzato dalla Corte Edu in modo strettamente ancorato alla sua struttura “ternaria”, mediante il raffronto fra due situazioni rispetto ad un tertium comparationis, per giudicare se la norma sia fonte di discriminazione o se invece la differenziazione appaia ragionevole. La Corte Costituzionale, invece, attraverso la elaborazione del principio di ragionevolezza quale corollario di quello di uguaglianza, ma svincolato dalla struttura ternaria di quest’ultimo, giunge a valutare la coerenza interna delle norme che disciplinano diritti sociali, sindacandone la congruenza rispetto agli obiettivi di tutela (sia individuale che collettiva) cui è preordinata la legge in cui sono inserite, in tal modo collegando più strettamente il giudizio di costituzionalità al livello di protezione richiesto dal testo costituzionale. ---------- The paper deals with the case law of the European Court for Human Right regarding immigrants’ social rights, comparing it with Italian Constitutional Court’s case law. The aim of the essay is to outline how the two Courts apply in a different way the principles of equality/non-discrimination and reasonableness. The ECHR applies the non-discrimination principle according to its ternary structure, through the comparison between two situations related to a “tertium comparationis”. The Italian Constitutional Courts applies the principle of equality mainly through control of the reasonableness of the law, which is a corollary of principle of equality but is not bound to a ternary reasoning procedure. The IC evaluating the internal coherence of the laws regulating social rights, relates it in a stronger way to the protection requested by Constitutional norms.
Non discriminazione, uguaglianza e ragionevolezza nella garanzia dei diritti sociali degli immigrati. L'approccio della Corte EDU e della Corte Costituzionale / Alessandra Serenella Albanese. - STAMPA. - (2019), pp. 144-163.
Non discriminazione, uguaglianza e ragionevolezza nella garanzia dei diritti sociali degli immigrati. L'approccio della Corte EDU e della Corte Costituzionale.
Alessandra Serenella Albanese
2019
Abstract
Il saggio esamina e confronta la giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo e quella della Corte costituzionale in materia di diritti sociali degli immigrati, per riflettere sul modo in cui i due giudici applicano i principi di uguaglianza/non discriminazione e di ragionevolezza. Dall’esame delle pronunce dei due giudici emerge come il principio di non discriminazione venga sempre utilizzato dalla Corte Edu in modo strettamente ancorato alla sua struttura “ternaria”, mediante il raffronto fra due situazioni rispetto ad un tertium comparationis, per giudicare se la norma sia fonte di discriminazione o se invece la differenziazione appaia ragionevole. La Corte Costituzionale, invece, attraverso la elaborazione del principio di ragionevolezza quale corollario di quello di uguaglianza, ma svincolato dalla struttura ternaria di quest’ultimo, giunge a valutare la coerenza interna delle norme che disciplinano diritti sociali, sindacandone la congruenza rispetto agli obiettivi di tutela (sia individuale che collettiva) cui è preordinata la legge in cui sono inserite, in tal modo collegando più strettamente il giudizio di costituzionalità al livello di protezione richiesto dal testo costituzionale. ---------- The paper deals with the case law of the European Court for Human Right regarding immigrants’ social rights, comparing it with Italian Constitutional Court’s case law. The aim of the essay is to outline how the two Courts apply in a different way the principles of equality/non-discrimination and reasonableness. The ECHR applies the non-discrimination principle according to its ternary structure, through the comparison between two situations related to a “tertium comparationis”. The Italian Constitutional Courts applies the principle of equality mainly through control of the reasonableness of the law, which is a corollary of principle of equality but is not bound to a ternary reasoning procedure. The IC evaluating the internal coherence of the laws regulating social rights, relates it in a stronger way to the protection requested by Constitutional norms.File | Dimensione | Formato | |
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