Il progetto di ricerca indaga il tema della loggia urbana nello spazio pubblico contemporaneo. Le strutture di copertura freestanding hanno trovato ampia diffusione nel panorama progettuale internazionale. Da un lato la copiosità delle sperimentazioni progettuali costituisce un ricco materiale di studio; dall’altra l’assenza di trattazioni scientifiche coerenti sull’argomento, la smisurata varietà delle possibilità materiali e tecnologiche offerte dalla cultura contemporanea e la complessità dei fenomeni che definiscono le criticità della città di oggi rappresentano gli elementi di rischio di questa esperienza scientifica. Nella consapevolezza che fare ordine in un contesto tanto magmatico rappresenti una scelta radicale ed insidiosa, la ricerca si pone l’obiettivo di individuare le ragioni e le possibilità di sviluppo legate alla diffusione di questa tipologia di dispositivo urbano. Per evitare ogni tipo di ambiguità che l’uso del termine loggia potrebbe creare in lingua italiana, si è scelto di battezzare l’oggetto della ricerca con l’espressione inglese Urban Canopy. L’assenza di una definizione scientifica dell’argomento di ricerca ha reso necessario rispondere in via preventiva alla più ovvia delle domande: che cos’è la loggia urbana? Con tali obiettivo si è scelto di procedere attraverso un’indagine di ordine tipologico. Gli stadi di avanzamento dell’analisi hanno però spontaneamente indotto la trattazione in una continua oscillazione tra ‘logico’ e ‘analogico’, tra elementi invarianti e varianti, tra metodo deduttivo e induttivo, ovvero muovendo sia da considerazioni teoriche generali tratte dall’antologia degli studi tipologici, sia astraendo dalle esperienze sensibili la varietà delle possibilità tecniche, materiali e funzionali. Con questo metodo si è cercato di ricostruire un immaginario iconografico quanto più ampio e universale, tale da definire sia un’interpretazione del fenomeno di diffusione del dispositivo urbano sia le sue potenzialità di uso. Con ciò si è inoltre tentato di superare la divisione tra ambiti disciplinari, facendo convivere in un’unica visione d’insieme istanze socio-culturali, innovazioni tecnologiche e questioni estetico-ambientali.

The Urban Canopy: dispositivi per la qualità urbana nello spazio pubblico della città contemporanea / Mirko Romagnoli. - (2019).

The Urban Canopy: dispositivi per la qualità urbana nello spazio pubblico della città contemporanea

Mirko Romagnoli
2019

Abstract

Il progetto di ricerca indaga il tema della loggia urbana nello spazio pubblico contemporaneo. Le strutture di copertura freestanding hanno trovato ampia diffusione nel panorama progettuale internazionale. Da un lato la copiosità delle sperimentazioni progettuali costituisce un ricco materiale di studio; dall’altra l’assenza di trattazioni scientifiche coerenti sull’argomento, la smisurata varietà delle possibilità materiali e tecnologiche offerte dalla cultura contemporanea e la complessità dei fenomeni che definiscono le criticità della città di oggi rappresentano gli elementi di rischio di questa esperienza scientifica. Nella consapevolezza che fare ordine in un contesto tanto magmatico rappresenti una scelta radicale ed insidiosa, la ricerca si pone l’obiettivo di individuare le ragioni e le possibilità di sviluppo legate alla diffusione di questa tipologia di dispositivo urbano. Per evitare ogni tipo di ambiguità che l’uso del termine loggia potrebbe creare in lingua italiana, si è scelto di battezzare l’oggetto della ricerca con l’espressione inglese Urban Canopy. L’assenza di una definizione scientifica dell’argomento di ricerca ha reso necessario rispondere in via preventiva alla più ovvia delle domande: che cos’è la loggia urbana? Con tali obiettivo si è scelto di procedere attraverso un’indagine di ordine tipologico. Gli stadi di avanzamento dell’analisi hanno però spontaneamente indotto la trattazione in una continua oscillazione tra ‘logico’ e ‘analogico’, tra elementi invarianti e varianti, tra metodo deduttivo e induttivo, ovvero muovendo sia da considerazioni teoriche generali tratte dall’antologia degli studi tipologici, sia astraendo dalle esperienze sensibili la varietà delle possibilità tecniche, materiali e funzionali. Con questo metodo si è cercato di ricostruire un immaginario iconografico quanto più ampio e universale, tale da definire sia un’interpretazione del fenomeno di diffusione del dispositivo urbano sia le sue potenzialità di uso. Con ciò si è inoltre tentato di superare la divisione tra ambiti disciplinari, facendo convivere in un’unica visione d’insieme istanze socio-culturali, innovazioni tecnologiche e questioni estetico-ambientali.
2019
Carlo Terpolilli
ITALIA
Mirko Romagnoli
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