Per quei partiti che, come il Partito democratico hanno scelto di adottare procedure aperte per la selezione del loro leader, capire le motivazioni del voto dei selettori è particolarmente importante. In particolare, nel complesso universo delle possibili motivazioni che possono indirizzare più di altre la scelta di voto, si possono schematicamente distinguere due dimensioni analitiche che riguardano il collegamento fra la scelta di voto e le dinamiche della competizione elettorale (Abramson et al. 1992). La prima è quella più direttamente attinente alla competizione infra-partitica e viene genericamente indicata come viability (validità) ossia quella motivazione di voto prevalentemente orientata dalla valutazione delle probabilità dei diversi candidati di ottenere la nomination del partito (la prospettiva, di breve termine, di essere eletto segretario nel nostro caso). La seconda, invece, è quella più strettamente attinente alla competizione inter-partitica e viene genericamente indicata con il termine di electability (competitività elettorale), ossia la motivazione di voto più strategicamente indirizzata dalla valutazione delle probabilità dei diversi candidati di vincere le elezioni di riferimento (prospettiva di medio-lungo termine). Quest’ultima variabile rende di fatto uniche le elezioni primarie, in quanto la motivazione del voto non è riconducibile esclusivamente alla carica in palio, ma include una valutazione che va molto oltre; si crea così un’opportunità per il selettore di scegliere fra un candidato preferito in maniera sincera e il candidato che ha maggiori chances di vincere (Simas 2017, p. 275). È proprio in quest’ultimo caso che risulta particolarmente utile e stimolante capire quale peso l’elettore attribuisce alle chances di vincere un’elezione, sacrificando la sua preferenza immediata (Simas 2017). Questo capitolo è principalmente dedicato alla descrizione e analisi di queste due dimensioni in relazione alle ultime primarie del Pd che hanno sancito la riconferma del segretario uscente, Matteo Renzi.

Strategie di voto e percezione dei candidati. Validità partitica e competitività alle elezioni generali, dal breve al lungo termine / Sorina Soare; Giancarlo Minaldi. - STAMPA. - (2019), pp. 135-146.

Strategie di voto e percezione dei candidati. Validità partitica e competitività alle elezioni generali, dal breve al lungo termine

Sorina Soare
;
2019

Abstract

Per quei partiti che, come il Partito democratico hanno scelto di adottare procedure aperte per la selezione del loro leader, capire le motivazioni del voto dei selettori è particolarmente importante. In particolare, nel complesso universo delle possibili motivazioni che possono indirizzare più di altre la scelta di voto, si possono schematicamente distinguere due dimensioni analitiche che riguardano il collegamento fra la scelta di voto e le dinamiche della competizione elettorale (Abramson et al. 1992). La prima è quella più direttamente attinente alla competizione infra-partitica e viene genericamente indicata come viability (validità) ossia quella motivazione di voto prevalentemente orientata dalla valutazione delle probabilità dei diversi candidati di ottenere la nomination del partito (la prospettiva, di breve termine, di essere eletto segretario nel nostro caso). La seconda, invece, è quella più strettamente attinente alla competizione inter-partitica e viene genericamente indicata con il termine di electability (competitività elettorale), ossia la motivazione di voto più strategicamente indirizzata dalla valutazione delle probabilità dei diversi candidati di vincere le elezioni di riferimento (prospettiva di medio-lungo termine). Quest’ultima variabile rende di fatto uniche le elezioni primarie, in quanto la motivazione del voto non è riconducibile esclusivamente alla carica in palio, ma include una valutazione che va molto oltre; si crea così un’opportunità per il selettore di scegliere fra un candidato preferito in maniera sincera e il candidato che ha maggiori chances di vincere (Simas 2017, p. 275). È proprio in quest’ultimo caso che risulta particolarmente utile e stimolante capire quale peso l’elettore attribuisce alle chances di vincere un’elezione, sacrificando la sua preferenza immediata (Simas 2017). Questo capitolo è principalmente dedicato alla descrizione e analisi di queste due dimensioni in relazione alle ultime primarie del Pd che hanno sancito la riconferma del segretario uscente, Matteo Renzi.
2019
9788899647902
Il Partito Democratico dei Nativi
135
146
Sorina Soare; Giancarlo Minaldi
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